martedì 31 agosto 2010

COMUNE DI POLICORO; NOTIZIE IN PILLOLE...

L'amministrazione comunale continua ad amministrare la cosa pubblica come lo si fà a casa propria. Tanti gli esempi che testimoniano quanto affermato. Di seguito ho preparato una somministrazione in pillole, di atti amministrativi adottati dalla giunta, per sanare questa o quella mancanza amministrativa. Le leggi della pubblica amministrazione vanno applicate e non interpretate, come gli errori in buona fede vanno sanati secondo le procedure previste dalle norme e dai regolamenti.


Delibera N. 162 del 9 luglio; 1 edizione dell'evento concorso- Nonno raccontami la tua fiaba-

L'iniziativa è stata tenuta il 2 ottobre 2009 e l'amministrazione comunale riconsosce il patrocinio, con contributo, soltanto il 2 luglio 2010. La buona prassi amministrativa, sostenuta dalle leggi e regolamenti, prevede che i patrocini ed i contributi debbano essere deliberati dalla giunta prima che l'iniziativa si tenga. Nel caso in cui è intervenuto un impegno formale dell'esecutivo, il richiedente non puo' che avvalersi del riconoscimento del debito fuori bilancio. Non è possibile riconoscere il patrocinio ed un contributo post iniziativa.

Delibera N. 177 del 6 agosto; Organizzazione viaggio soggiorno vacanze climatiche e termali anno 2010.

La delibera oltre ad approvare lo schema di avviso per la formulazione delle domande ha approvato la proposta di confermare il pacchetto offerto nell'anno precedente, dalla ITALCAMEL agli stessi patti e condizioni, perchè richiesto, ufficialmente, da numerosi anziani. Ora, pur comprendendo lo spirito dell'iniziativa, non si puo' sottacere che la procedura adottata è anomala, in quanto il servizio richiesto supera i 20.000 euro e per questo necessitava una evidenza pubblica, alla quale sarebbe stata, anche, inivitata la ITALCAMEL.

Delibera N. 185 del 18 agosto; Assegnazione supporto tecnico e contributo per il diritto allo studio- Integrazione delibera di G.M. n. 19/2010.-

La delibera prevede di estendere gli effetti della precedente deliberazione n.19/2010, avente ad oggetto l'assegnazione di uno scuolabus e contributo, al fine di agevolare il trasporto di alunni da Pane e Vino a Policoro, anche al mese di dicembre 2009, limitando il contributo a euro 400. Ora, alcune considerazioni sono necessarie per comprendere la filosofia dell'amministrare di alcuni assessori. Il servizio di scuolabus, secondo la delibera, è iniziato nel mese di dicembre 2009, invece l'amministrazione delibera l'assegnazione dello scuolabus e del contributo, soltanto in data 21 gennaio 2010 e per questo la stessa non prevede la copertura del periodo di dicembre. Come è stato attivato il servizio a dicembre? In base a quale atto amministrativo? Con quale scuolabus? Già questo, pone in evidenza non poche anomalie ma l'amministrazione ha fatto di più, con la delibera 185 del 18 agosto, riconoscendo un contributo ad un servizio non autorizzato e lo si fà ad agosto dopo nove mesi....

Delibera N. 149 del 1 luglio; Assegnazione somma per la illuminazione delle vie commerciali del centro abitato nel periodo di fine e inizio anno 2009-2010.

La delibera prevede di sanare cio' che non è sanabile con atto deliberativo post iniziativa. Oltre alla questione temporale, l'iniziativa che si è voluto sanare (l'illuminazione natalizia), così come recita la delibera, è stata organizzata dall'assessore SIEPE su incarico del sindaco. Pur comprendendo la buona volontà dell'assessore non è possibile che lo stesso, si possa sostituire alla struttura di gestione ( dirigenti ), nè puo' l'assessore fare indagini di mercato ed individuare la ditta.L'anomala iniziativa poteva e doveva essere sanata, con il riconoscimento di debiti fuori bilancio, in ragione del fatto che l'amministrazione ha comunque beneficiato del servizio.

Delibera N. 181 del 9 agosto; Approvazione ulteriore manifestazione affidata alla PRO-LOCO ed inserita nel cartellone estivo SIRITIDESTATE 2010. EROGAZIONE ULTERIORE CONTRIBUTO.

La delibera assegna un ulteriore contributo alla Pro-Loco Heracleia per l'organizzazione di una ulteriore manifestazione oltre a quelle già assegnate, con l'assessenso dell'Assessore al Turismo. Delibera simpatica perchè, nel riconoscere un ulteriore contributo alla pro-loco, non ne specifica la manifestazione e, però puntualizza che è intervenuto l'assenso dell'assessore al Turismo. Vorrò, nei prossimi giorni, capire quale iniziativa è così, stata patrocinata.


N.B. Tutte le sedute di giunta, interessate dall'approvazione delle delibere suindicate, sono state presiedute dal Vice Sindaco LEONE, in quanto il sindaco era impedito per motivi di salute.

venerdì 27 agosto 2010

INCARICO PER CONDONI; RICEVIAMO; PUBBLICHIAMO E... RISPONDIAMO.

Ma xchè non vedi un pò le carte d'incarico del geometra, vicino al Super Assessore, chiamato il condonino.Per tutto quanto da te evidenziato nell'interrogazione fatta risulta discutibile l'incarico affidato sotto vari aspetti:

-L'incarico risulta con le caratteristiche di temporaneità come previsto dalla Corte dei Conti?
-L'incarico è stato inviato alla Corte dei Conti?
-L'incarico rientra tra le alte specializzazioni previste dalla legge?
-L'incarico è supportato dalla stipula di apposita convenzione?
-L'incarico ha la dovuta copertura finanziaria?

Alla luce dei dubbi evidenziati caro Consigliere Comunale voglia almeno Lei prendere le dovute iniziative per evidenziare eventuali abusi consumati dal Dirigente.

giovedì, agosto 26, 2010
RISPOSTA DOPO DOVUTE VERIFICHE
Caro anonimo, ho deciso di aprire un blog per raggiungere due obbiettivi, il primo, comunicare e informare simpatizzanti del PD, del centro sinistra e cittadini che seguono la vita amministrativa e politica della città; secondo, rispondere alle domande ed alle questioni di merito. Inizio la seconda fase, cercando di rispondere ai quesiti che mi hai posto, trascrivendo i principi specifici, dettati dalla Corte dei Conti di Basilicata. Nel merito i principi recitano testualmente:
5) La prestazione fornita all'amministrazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata ( art. 7, comma 6, lettera c), del TUPI.
6) L'amministrazione deve accertare preliminarmente l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane interne ( art. 7, comma 6, lettera b), del TUPI.
7) L'incarico a soggetti esterni all'amministrazione puo' essere conferito solo ad esperti di particolare e comprovata specializzazione, anche un'universitaria.
8) Per l'assegnazione degli incarichi di collaborazione il regolamento deve prevedere in via generalizzata procedure comparative concorsuali adeguatamente pubblicizzate, finalizzate alla valutazione dei curricula con criteri predeterminati, certi e trasparenti, in applicazione dei principi di buon andamento ed imparzialità dell'amministrazione sanciti dall'art.97 della Costituzione.
9) L'incarico non puo' essere generico o indeterminato, dovendo essere preventivamente definiti alcuni elementi del contratto ( durata, luogo, oggetto, compenso), in modo da delineare il perimetro dei principali diritti ed obblighi dei contraenti.
Alla luce delle verifiche effettuate l'incarico affidato non risponde a nessuno dei principi dettati dalla Corte e da lei evidenziati. Nel merito l'incarico risponde, solo inzialmente, al principio della temporaneità, atteso che l'incarico affidato, inizialmente era convenzionato, con rapporto di collaborazione fino e non oltre il 31/12/2009, per un importo di 19.000 euro circa, rientrante, solo inizialmente, negli affidamenti sotto soglia ( fino a 20.000 euro ), atteso che l'incarico è stato prorogato, di fatto, dal dirigente del settore, Ing. Felice Viceconte con " anomala" e " discutibile" procedura, atteso che il dirigente ha inteso estendere l'incarico affidato per tutto il 2010, attraverso lettere scritta a firma del dirigente stesso. Questo, fa venir meno il carattere della temporaneità e dell'affidamento di incarico sotto soglia, in quanto l'incarico è, oggi, di circa 20.000 euro annue e non già di 19.000 come convenzionato, in precedenza. Cosa, ancora più anomala è la prosecuzione dell'incarico, in assenza di determina dirigenziale con regolare impegno di spesa e di convenzione stipulata tra le parti. A tutto ciò si aggiunga che gli atti dell'incarico non sono stati inviati alla Corte dei Conti ( incarico sup. a 500o euro) e che, infine, non risponde al principio di alta specializzazione previsto dalla legge.
ALLA LUCE DI QUANTO EMERSO DALLE VERIFICHE EFFETTUATE POSSO DIRE SENZA POSSIBILITA' DI SMENTITA CHE L'INCARICO NON RISPONDE AI PRINCIPI DETTATI DALLA CORTE DEI CONTI E PER QUESTO PROVVEDERO' PERSONALMENTE AD INVIARLI ALLA CORTE, INSIEME A TUTTI GLI INCARICHI DATI, DAL 2008 AD OGGI.
Spero di aver risposto esaustivamente alle questioni poste, con l'impegno di farlo su tutte le questioni che vorrete pormi.

mercoledì 25 agosto 2010

LEGGE 244; INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA.

Labriola Francesco
Consigliere Comunale PD


Al Sindaco di Policoro

Ai dirigenti del 1°, 2°, 3° settore



Oggetto: Interrogazione a risposta scritta su incarichi esterni.



Vista la delibera n° 49\2010 della Corte dei Conti di Basilicata;

Visti i dieci principi dettati dalla delibera, per la corretta elaborazione del regolamento per l’affidamento di incarichi esterni, rispondenti ai dettati della legge n.244 del 24/12/2007;

Considerato che il Comune di Policoro è stato diffidato dalla Corte dei Conti di Basilicata per non aver risposto alle delibere n.6 e n. 16 del 2008 e per questo invitato a far pervenire in tempi celeri il regolamento di affidamento incarichi esterni, approvato dal consiglio comunale;

Tenuto conto che è fatto obbligo, così come specificato nei dieci principi, dettati dalla Corte, alle amministrazioni comunali, di inviare alla Corte dei Conti tutti gl’atti relativi ad incarichi pubblici superiori a 5.000 euro;

Tenuto conto, inoltre, che è fatto obbligo alle amministrazioni comunali di pubblicare sul web del comune tutti gli incarichi affidati, pena il danno erariale al quale viene chiamato il dirigente inadempiente;

Preso atto, che nel corso del 2008, 2009 e 2010 sono stati affidati incarichi esterni;

CHIEDO

• di sapere se il Comune di Policoro è dotato di regolamento per affidamento incarichi esterni, rispondente alla legge 244/2007 e precisamente ai dieci principi dettati dal Corte dei Conti di Basilicata, nella delibera n. 49/2010;
• se gli incarichi esterni affidati dal 2008 al 2010, nei vari settori di competenza, sono rispondenti alla legge 244/2007;
• se gl’incarichi affidati sono stati regolarmente pubblicati sul sito web del comune, secondo quanto previsto dalla legge 244/2007( anagrafe incarichi ) e se si a quale data;
• se tutti gl’atti degl’incarichi superiori a 5000 Euro sono stati inviati alla Corte dei Conti di Basilicata.
In attesa, porgo distinti saluti.
Policoro lì 25 agosto 2010.


Consigliere Comunale PD
Francesco Labriola

martedì 24 agosto 2010

IL COMUNE DI POLICORO INADEMPIENTE RISPETTO ALLA LEGGE 244.DIFFIDATO DALLA CORTE DEI CONTI

Il Comune di Policoro è inadempiente rispetto ai contenuti della legge n.244. E' sicuramente in buona compagnia ma questo non giustifica una mancanza di questa natura. Abbiamo fior di dirigenti e Direttore Generale, perchè non si è inviato il regolamento per l'affidamento di incarichi alla Corte dei Conti? Il regolamento risponde ai 10 principi dettati dalla Corte? Quanti incarichi rispondono ai principi della corte? Per meglio comprendere, provvedo a trascrivere, di seguito, i dieci principi indicati nella delibera n. 49\2010, della Corte dei Conti di Basilicata.
La Corte dei Conti - Sezione di Controllo per la Basilicata ha fatto pervenerire a tutte le amministrazioni locali di Basilicata, la delibera n. 49/2010/REG.


la delibera recita:


Vista la delibera n. 6\2008 del 27 febbraio 2008 con cui questa sezione ha formulato avviso alle amministrazioni interessate circa gli adempimenti previsti dalla normativa all'epoca vigente in materia di conferimento di incarichi a soggetti estranei all'amministrazione stessa;


Vista la delbera n.16\2008 del 5 maggio 2008 con cui questa sezione ha restituito agli enti locali gli estratti dei regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi al fine di consentirne un riesame alla luce della normativa sopravvenuta;


Esaminati gli estratti regolamentari trasmessi ai sensi dell'art. 3, comma 57, della legge n.244 del 24/12/2007, dalla Provincia di Potenza, dalla Provincia di Matera, dalle Comunità Montane "Alto Bradano", "del Vulture", "Lagonegrese", "Val Sarmento", " Alto Agri", " Alto Basento", Melandro", e dai comuni di seguito elencati:

ACCETTURA, ACERENZA, ALIANO, ANZI, ATELLA,BALVANO,BANZI, BARAGIANO, BARILE,BELLA,BERNALDA,CALCIANO,CALVELLO,CALVERA,CANCELLARA,CARBONE,CASTELGRANDE

CASTELLUCCIO INFERIORE, CASTELLUCCIO SUPERIORE,CASTELMEZZANO, CASTELSARACENO,CASTRONUOVO SANT'ANDREA, CIRIGLIANO,COLOBRARO,CORLETO PERTICARA, EPISCOPIA, .................

( NON RISULTA NELL'ELENCO IL COMUNE DI POLICORO )


Dall'esame delle disposizioni normative richiamate la Sezione ritiene di individuare i seguenti principi cui devono adeguarsi i regolamenti degli enti locali:


1) L'affidamento di incarichi esterni può avvenire esclusivamente con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa.


2) I contratti di collaborazione autonoma, indipendentemente dall'oggetto della prestazione, possono essere stipulati solo con riferimento alle attività istituzionali dell'ente stabilite dalla legge o previste nella programmazione approvata dal consiglio ai sensi dell'art. 42, comma 2, lettera b, ec. ecc;


3) L'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'amministrazione conferente e ad obiettivi e progetti specifici e determinati preventivamente, oltre che risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'ammnistrazione conferente ( art.7, comma 6, lettera a) del TUPI.

Gli incarichi affidati a soggetti esterni devono rientrare, quanto alla loro natura, nell'ambito delle funzioni amministrative affidate agli enti, ognuno per le rispettive competenze, e devono rispondere ad obiettivi e progetti predeterminati. L'oggetto della prestazione, inoltre, deve risultare coerente con le esigenze di funzionalità dell'amministrazione conferente. Dunque, per attività diverse non è legittima la previsione di spesa a carico del bilancio dell'ente.


4) Il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione deve essere fissato nel bilancio di preventivo degli enti territoriali....il limite massimo della spesa annua per incarichi di collaborazione deve quindi essere indicato in sede di approvazione del bilancio preventivo o di sua variazione. Si ritiene sufficiente che tale limite sia semplicemente indicato in sede di delibera per essere poi articolato tra i vari centri di responsabilità tramite il PEG, o, in mancanza di questo, tramite lo strumento ad esso equipollente.
Il regolamento deve pertanto prevedere che in sede di conferimento degli incarichi è necessario accertare l'esistenza di un apposito stanziamento di spesa ed il rispetto del suo limite.
5) La prestazione fornita all'amministrazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata ( art. 7, comma 6, lettera c), del TUPI.
6) L'amministrazione deve accertare preliminarmente l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane interne ( art. 7, comma 6, lettera b), del TUPI.
7) L'incarico a soggetti esterni all'amministrazione puo' essere conferito solo ad esperti di particolare e comprovata specializzazione, anche un'universitaria.
8) Per l'assegnazione degli incarichi di collaborazione il regolamento deve prevedere in via generalizzata procedure comparative concorsuali adeguatamente pubblicizzate, finalizzate alla valutazione dei curricula con criteri predeterminati, certi e trasparenti, in applicazione dei principi di buon andamento ed imparzialità dell'amministrazione sanciti dall'art.97 della Costituzione.
9) L'incarico non puo' essere generico o indeterminato, dovendo essere preventivamente definiti alcuni elementi del contratto ( durata, luogo, oggetto, compenso), in modo da delineare il perimetro dei principali diritti ed obblighi dei contraenti.
10) Nel regolamento occorre espressamente precisare che le società in house e le società miste a partecipazione pubblica prevalente, devono osservare, nei limiti della compatibilità, i principi e gli obblighi fissati in materi per gli enti cui appartengono. Devono altresì essere indicati i criteri per il controllo dell'ente locale sull'osservanza delle disposizioni da parte delle società partecipate.
11) Le amministrazioni sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i provvedimenti di affidamento di incarico con indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico e dell'ammontare del compenso.
SONO INADEMPIENTI SOTTO QUESTO PROFILO E VENGONO QUINDI SOLLECITATI ALL'ADEMPIMENTO NEL RISPETTO DEI SOPRAESPOSTI PRINCIPI, LE COMUNITA' MONTANE ......... ED I COMUNI DI: ABRIOLA, ALBANO DI LUCANIA, ......................................................, POLICORO,.....................................
. Il conferimento di incarichi in violazione delle disposizioni legislative, come correttamente richiamate nei regolamenti, costituisce ILLECITO disciplinare e detErmina responsabilità erariale ai sensi dell'art. 3, comma 56, della legge n.244.
QUANTI INCARICHI, IN DIFFORMITA' DELLA LEGGE 244 SONO STATI AFFIDATI DAL COMUNE DI POLICORO? PROVVEDERO' AD ACQUISIRE I DOCUMENTI DI TUTTI GLI INCARICHI AFFIDATI DAL 2007 AD OGGI E CON CERTEZZA POSSO DIRE CHE LA PUBBLICIZZAZIONE DEGLI INCARICHI SUL SITO WEB DEL COMUNE E' AVVENUTA DOPO DIFFIDA DEL MINISTERO E CHE LA MANCATA PUBBLICAZIONE DETERMINA UNA RESPONSABILITA' ERARIALE AI SENSI DELL'ART. 3, COMMA 56, DELLA LEGGE 244.

venerdì 20 agosto 2010

COSTRUIRE IL FUTURO; OLTRE LA POLITICA SPECULATIVA E TRASVERSALE.

Troppo tempo è passato inutilmente, troppe furbizie e complicità hanno permesso che, a distanza di 15 anni, si continui a parlare di amianto, nell’area dell’ex zuccherificio, nel mentre si è assistito ad una vera e propria speculazione edilizia.
Vendita del patrimonio immobiliare e indifferenza rispetto agli obblighi di dismissione dell’ex impianto, con relativa bonifica dell’amianto presente nell’area, in polveri e in lastre.
Anni sono passati e della bonifica nemmeno a parlarne, per anni sacconi, aperti, sono stati abbandonati in loco, con il rischio reale di dispersione nell’ambiente circostante, dove abitano da anni numerose famiglie. Solo l’intervento della Guardia di Finanza ha obbligato qualcuno a rimuovere quei sacchi.
Si torna a parlare di futuro di un’area compromessa sia dal punto di vista ambientale che urbanistico, nell’ambito del Piano d’Ambito “ Policoro Lido”, dopo anni ( 15 ) nei quali le amministrazioni che si sono susseguite hanno , rallentato la definizione del Piano, unico strumento che avrebbe potuto prevedere un recupero urbanistico ed architettonico di un’area che è cerniera fra la città e il mare. Un’area che fa gola a tanti e che potrebbe rivelarsi un pugno nello stomaco della città!
Per questo, nelle settimane scorse ho posto l’attenzione sullo strumento di pianificazione ( Piano d’Ambito ), segnalando il pericolo di destinazione per soli fini speculativi. Su questi temi, però risulterebbe sterile la denuncia se questa non fosse accompagnata da una proposta di merito e a questo impegno non voglio sottrarmi e risparmiarmi. Abbiamo il dovere di trasformare la negatività, rappresentata dall’area industriale dismessa ( cimitero industriale ), in una positività e per fare questo c’è bisogno di uno studio che sappia leggere e consegnare una proposta che risponda alla necessità di avvicinare il mare alla città, per costruire la Città Turistica di Eccellenza del metapontino. Dobbiamo per questo consegnare ad autorevoli studiosi della materia socio economica, urbanistica ed architettonica alcune linee guida di indirizzo. Partiamo dalla posizione geografica dell’area, a pochi metri dalla 106, su Via Lido e a pochi metri dalla Stazione Ferroviaria. Già questo ci impone un primo obiettivo, quello di una trasformazione urbanistica ed architettonica dell’area che sia CARTOLINA D’IMMAGGINE TURISTICA per i milioni di viaggiatori che attraversano la 106 durante tutto l’anno e ai tanti viaggiatori su rotaie Cosa potrebbe determinare un’opera urbanistica ed architettonica di pregio nella mente del viaggiatore? Interesse, curiosità? Certamente queste considerazioni porterebbero un qualsiasi viaggiatore a dire: “vorrei visitare questa città nel prossimo futuro.” Tanti gli esempi da seguire, che in Italia e all’estero hanno trasformato e valorizzato Cimiteri Industriali; Bagnoli, Genova, Lingotto, Siviglia, Barcellona ec. ecc. tutti esempi importanti. Continuando nell’analisi superficiale dovremmo porci come obiettivo quello di consegnare alla città un contenitore che risponda all’obiettivo di destagionalizzare la stagione turistica. Per questo una prima considerazione e analisi va posta rispetto a contenitori che non sono presenti nel sud Italia e che rispondano alla naturale vocazione turistica balneare. Un acquario degno del nome c’è a Genova e Roma, nessuna presenza degna del nome nel sud Italia. Ma non basta, noi possiamo fare di più e per questo abbiamo bisogno di affiancare un contenitore culturale che valorizzi le radici storiche del metapontino, un Centro Documentale Multimediale della Magna Grecia, un Contenitore ricettivo-congressuale ed un Centro documentale della Riforma Fondiaria primo ed unico in Italia. Abbiamo, insomma la necessità di metterci in discussione e discutere di GRANDI IDEE e GRANDI PROGETTI sui quali chiamare a responsabilità il governo regionale e la comunità europea. Io credo che si possa fare e abbiamo il dovere di provarci. Pensare ad un Istituto Nautico in quell’area è sbagliato, come sbagliato è pensare che parte di quell’area, di proprietà pubblica, possa essere utilizzata per compensazioni edilizie. Io mi opporrò con tutte le mie energie a scelte scellerate che comprometterebbero la naturale destinazione dell’area, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione.
Aspetto di poter discutere di queste cose nella sede deputata che è il consiglio comunale e la commissione consiliare, ma subito perché 15 anni sono tanti.

SENSAZIONI....

Stamattina uscito di casa per commissioni varie e per una visita al Palazzo d'Ercole, per visionare e fare richiesta di copia di alcune determine dirigenziali del 1° settore ho percepito da alcuni saluti e da alcuni appunti e apprezzamenti che il blog ha centrato l'obbiettivo. Infatti, i saluti formali di alcuni assessori comunali mi hanno testimoniato il loro disappunto e la poca propensione al confronto con chi la pensa diversamente da loro. Gli appunti che mi sono stati rivolti è rispetto ad alcuni commenti troppo forti, per questo intendo continuare a pubblicare tutti i commenti, tranne quelli diffamatori che già ho provveduto a censurare. Mentre, ho apprezzato il fatto che una signora, nel mentre faceva la spesa in un supermercato, dove mi trovavo anche io, ha colto l'occasione per dirmi che mi legge e che apprezza i contenuti dei miei post, segnalandomi ed invitandomi ad occuparmi del problema sociale dell'alcol e della droga nei giovani policoresi. La signora è domiciliata nel II° Piano di Zona è, purtroppo, per questo costretta a vivere e convivere con questo malessere sociale. Il verde pubblico di quei quartieri si è ridotto a bivacco e accumulo di bottiglie, siringhe ed altro che per decenza evito di rapportarvi. Alcuni gruppi di ragazzi (per fortuna la maggioranza ne è indenne), vivono la dipendenza dall'alcol e dalla droga senza che chi amministra la nostra comunità se ne occupi. Su questa questione ci tornerò con un'intervento molto nel merito e anche con alcune proposte che vorrò discutere nel consiglio comunale, perchè è nostro dovere non girare la testa dall'altra parte ma guardare alla realtà per cercare di risolvere i problemi, evitando di alimentarli con il nostro silenzio colpevole.

Oggi, credo di aver avuto la consapevolezza di aver visto bene e che il ruolo che rivesto mi impone di affrontare a viso aperto i temi della nostra città, osservando, criticando ma anche proponendo e sensibilizzando. Io, qualche anno fa, ho deciso di rimanere nella nostra città e ci voglio restare da cittadino impegnato ed attivo. Non mi fermeranno interessi di parte e non mi impediranno di dire la mia ne le casacche partitiche, ne gli interessi trasversali che attanagliano la nostra città da più di ventanni, perchè la mia famiglia mi ha insegnato un valore prima di tutti gl'altri, l'ONESTA'.

Continuerò a scrivere e a svolgere il mio ruolo di consigliere comunale nell'interesse della nostra città e per il futuro dei nostri figli.

mercoledì 18 agosto 2010

LE VACANZE SONO FINITE E ANCHE LA RICREAZIONE!

Stamattina mi sono recato al Palazzo d'Ercole per protocollare una serie di interrogazioni a risposta scritta ed orale.
Nel dettaglio ho formulato una interrogazione a risposta ora per chiedere conto, rispetto allo scempio ed al degrado che ha devastato il Parco dei Giardini Murati. Ho verificato di persona, ieri, che ci sono cestini divelti, panchine divelte, illuminazione fatiscente, piscina diventata discarica a cielo aperto, prato malcurato, giochi per bambini distrutti ec. ecc; per questo ho chiesto al Sindaco se non sia opportuno provvedere d'urgenza alla sistemazione del parco, alla istallazione di video-sorveglianza e di prevedere una squadra di manutenzione, magari utilizzando gli ex lsu che sono stati utilizzati per troppo tempo a rifare le strisce pedonali perchè queste, invece, possono essere affidate a ditta esterna specializzata, con economie di tempo e di spesa.
Ho, inoltre, presentato nuova interrogazione a risposta orale sul degrado del manto stradale di Via Brennero, già, da me, presentata diversi mesi fa e rispetto alla quale il sindaco si era impegnato ad inserire nelle priorità il rifacimento stradale; per questo ho rinnovato l'interrogazione chiedendo se i lavori saranno realizzati nell'ambito del 2010.
Ho formulato, anche, una interrogazione a risposta scritta per chiedere il rendiconto dettagliato dell'utilizzo delle risorse impegnate per il cartellone estivo SIRITIDESTATE e quali contributi e in quale misura sono stati elargiti alle associazioni culturali e non che ne hanno fatto richiesta.
Infine ho richiesto, per l'ennesima volta, la convocazione della commissione consiliare urbanistica, per discutere le linee di indirizzo del Piano d'Ambito e del Regolamento Urbanistico, sentendo in commissione, l'Assessore Ierone, il dirigente Viceconte e i consulenti Ing. Tarsia e Ing. Montesano. Sulla questione porrò molta attenzione perchè ritengo che dopo 15 anni, non si possa proporre una minestra scaldata, frutto di ingredienti conditi con fior di speculazione!
Dimenticavo, un'ultima cosa, ho chiesto il carico di lavoro di tutti i dipendenti del settore tecnico perchè voglio evidenziare quanto sia falsa la voce, messa in giro ad arte, che il settore edilizio e dei lavori pubblici accusa ritardi perchè il personale non collabora abbastanza. Io sono convinto che, invece, c'è una volontà di tirare a campare, senza porsi grandi progetti e la politica non può scaricare sul personale le proprie responsabilità per tentare di agevolare i progetti di esternalizzazione di servizi che, invece, devono rimanere nella piena competenza del pubblico, onde evitare conflitti di interesse che, con il privato, naturali sarebbero....

lunedì 16 agosto 2010

GIARDINI MURATI; INDIGNARSI SI PUO'!

Chi come me ha vissuto la sua infanzia nei luoghi che oggi ospitano i Giardini Murati ha apprezzato l'intervento sia dal punto di vista architettonico che urbanistico. Infatti doppia è la funzione che si è attribuita a quell'opera quando è stata pensata e forse devo ammettere che, chi l'ha progettata ha colto nel segno, proprio perchè, come me, ha vissuto la sua giovinezza lì,dove, per giocare bastava un pallone ed un'area pianeggiante, ci si divertiva con i carrettoni a scendere da quella che è oggi viale Potenza, a rischio di farsi male ma male veramente. Era un vero e proprio vivaio di ragazzini, senza grilli per la testa e molti dei quali, oggi, sono protagonisti attivi della nostra amata Policoro. Tutti ci sentivamo cittadini di un'altra Policoro perchè eravamo staccati, isolati e per tanti anni senza l'illuminazione pubblica. I Giardini Murati di oggi hanno, per questo, rappresentato la ricucitura urbana della città e oggi chi vive lì, dove ho vissuto per trentanni, non si sente cittadino di un'altra Policoro.Voi mi direte cosa centra tutto questo con l'indignazione, centra eccome e ve lo spiego; oggi 16 agosto sono tornato nella mia casa natìa, in Via Fratelli Bandiera, per fare gli auguri di buon Onomastico a mio padre, dopo una breve chiacchierata, sul terrazzo che si affaccia sui Giardini Murati, mi sono permesso di chiedere, conoscendo mio padre, tedesco di carattere, se la manutenzione ordinaria del parco era stata fatta e non l'avessi mai chiesto perchè la sua risposta, di dolore, è stata: " ma perchè pensi che esistono ancora i Giardini Murati? Solo il nome è rimasto, per il resto degrado assoluto, la piscina è un deposito di rifiuti, le panchine sono tutte divelte, i lampioni funzionano uno si, uno no, i giochi per i bambini sono distrutti, il prato è una schifezza ec. ecc., e sai perchè? Non come dicono gli amministratori comunali che è solo colpa degli incivili ma perchè non fanno girare i vigili e se non ci sono vigili perchè non mettono la videosorveglianza o mettono in campo una squadra di manutentori del comune, non si può lasciare un parco in questo stato." Papà che ha sofferto l'emigrazione in Svizzera oggi maledice il giorno che è tornato, perchè lui ama l'ordine, il rispetto delle cose, la pulizia e lì tutto questo è ordinario. A un certo punto mi ha detto: "scusa ma puoi fare qualcosa? E io ho dovuto spiegargli che avevo già posto la questione tempo fa e che grazie a quella iniziativa si decisero a sistemare i muri imbrattati di vernice e ripulire la piscina; oggi potro' far riaccendere i riflettori ma credo che sia più importante che i cittadini tutti si INDIGNINO di fronte a tanta superficialità nell'amministrare la cosa pubblica."
Policoro non ha bisogno del Sindaco che gira tutte le mattine per verificare come sta la città ma ha bisogno di un'ente al passo coi tempi, dove le risorse vengono destinate per le cose che contano e non per mega cartelloni pubblicitari o contributi a cascata senza misurarne gli effetti e dove tutti fanno il proprio dovere. Per esempio è piu' utile che gli ex lsu stiano a rifare le strisce pedonali tutti i giorni, o è meglio che vengano destinati alla manutenzione ordinaria del verde pubblico, delle piazze e dei giardini della città? Io credo nella seconda ipotesi perchè per fare le strisce pedonali ci sono società specializzate che le fanno a minor costo e in tempi ridotti. Dopo due anni di amministrazione è tempo di INDIGNARSI per lo stato di degrado in cui versa il Parco dei Giardini Murati e tante altre strutture pubbliche. Difendiamo, insieme, il patrimonio architettonico e culturale della nostra Città. Nei prossimi giorni presenterò l'ennesima interrogazione scritta.

venerdì 13 agosto 2010

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO NOTA DEL CONSIGLIERE SURIANO.

Il sottoscritto consigliere Dr. Suriano Pasquale nel prendere atto che non sussistono le condizioni politiche per consentire una leale e fattiva collaborazione all'interno del gruppo consiliare denominato " Città Nuova" manifesta la propria volontà di assumere tutte le opportune iniziative che competono in piena autonomia con formale dichiarazione di indipendenza da tale compagine politica.
Non vi è stato da parte del capogruppo nessun tentativo di coinvolgere i singoli consiglieri nella vita politica dell'ente ne è apparso allo istante utile e proficuo conoscere l'ordine del giorno attravrerso scarne delucidazioni spesso frettolose o rabbrecciate.
Assume lo scrivente consigliere il non facile compito di denunciare una pervicace quanto ostinata azione tesa a delegittimare il confronto anche attraverso un suo costante impoverimento con inevitabili ripercussioni in ordine alla elaborazione delle problematiche che attengono alla vita della comunità.
Ed è in nome di quel patto sancito con i cittadini che si ritiene offrire un forte e rinnovato impegno politico ed istituzionale e di esprimere un contributo modesto o importante che sia alla crescita di una città che onoro di rappresentare in consiglio comunale.
Dichiaro e rinnovo al mio Sindaco e a tutta la maggioranza la mia fiducia ed il mio contributo.
Dr. Suriano Pasquale

giovedì 12 agosto 2010

CONVENZIONE AVVOCATI PER SOSTITUZIONE DEL TITOLARE TRASFERITO PER MOBILITA' DET. 410.

L'amministrazione comunale dal 15 maggio 2009 e per tutto il 2009 e a tutt'oggi ha convenzionato tre avvocati, in sostituzione del titolare dell'ufficio, Avv. FRANCHINO, trasferito per mobilità al Comune di Matera, con determina n. 410. La convenzione prevedeva per tutto il 2009, giusta pubblicazione sull'anagrafe incarichi, un'importo complessivo di Euro 56.318,45. Aggiungendo ai tre avvocati tutti gli incarichi ricevuti, come da anagrafe incarichi ,pubblicato sul sito della città di Policoro, per i sette mesi del 2009 ( maggio-dicembre ), un costo così distribuito:

AVV. SALERNO GIAN PAOLO EURO 36.460

AVV. CIRIGLIANO FRANCESCO EURO 35.734

AVV. DI PIERRI GIANNI EURO 31.091

TOTALE EURO 103.285

Facendo una semplice comparazione con il costo annuale di un dirigente del comune Policoro ( euro 74.000 circa ) è evidente che l'autorizzazione della mobilità concessa all'Avvocato FRANCHINO ha determinato maggiori costi a carico del comune, all'incirca il doppio di quanto ci costava l'Avvocato a pieno servizio. A questo va aggiunto che il comune ha determinato un'affidamento, in convenzione, fiduciario a tre, ottimi, avvocati su una platea di centinaia di avvocati policoresi. Mi piacerebbe chiedere al Vice Sindaco se questo fa parte del suo bagaglio etico o se per strada ha perso qualcosa....

mercoledì 11 agosto 2010

ART. 11, COMMA 8 D.lgs 150/2009 e ANAGRAFE INCARICHI

In base all'art. 11, comma 8 del D.lgs 150/2009 è fatto obbligo all'amministrazione comunale, di pubblicare e pubblicizzare il costo dei dirigenti a carico del comune. Per la nostra città tre sono i dirigenti attualmente in carica e si tratta del Dott. Felice LATRONICO ( Direttore Generale ), Ing. Felice VICECONTE ( 3° Settore) e Dott. Ivan VITALE ( 2° Settore). Qui di seguito elenco i costi di ciascuno:

Dott. Felice LATRONICO Euro 100.566,24
Ing. Felice VICECONTE Euro 74.734,27
Dott. Ivan VITALE Euro 74.734,27

I dati sono pubblicati sul sito della Città di Policoro.

La prima considerazione è che i dirigenti della nostra città sono molto valorizzati e ci aspettiamo innovazione nei servizi e non esternalizzazione, programmazione e nuove risorse per la crescita della città. Aspettiamo di salutare questi importanti risultati.

lunedì 9 agosto 2010

NASCE A POLICORO L'ASSOCIAZIONE CULTURALE " OLTRE"

Ho meditato, per troppo tempo, la nascita di una associazione culturale, con lo scopo di contribuire alla crescita culturale e sociale della nostra città. Tante volte ci siamo lamentati del fatto che nella nostra amata Policoro, pochi sono i momenti di socializzazione e crescita culturale. Molte volte abbiamo registrato fallimenti e commentato con l'amaro in bocca, per esempio, la chiusura del Cinema o la morte lenta della piazza, intesa come luogo di socializzazione e di crescita, tanto da registrare, ahimè, la nascita, anche nella nostra città, di una nuova piazza, quella rappresentata dal passeggio nel centro commerciale Heraclea. Misera consolazione, alla quale non voglio rassegnarmi ed è per questo che ho maturato in questi giorni di afa, quando tutti corrono a trovare refrigerio nella nuova piazza, di dare vita all'Associazione Culturale " Oltre ", attraverso la quale lavorare a socializzare temi importanti che danno un senso al nostro essere cittadini, in una cittadina del sud che vuole crescere. "Oltre" xchè il primo tema al quale voglio dare cittadinanza è la solidarietà, attraverso il sostegno di iniziative GRANDIOSE, quale quella che da tantissimi anni porta avanti la LEGA DEL FILO D'ORO, basta leggere attendamente lo slogan di questa importante associazione " SENTIRE NEL SILENZIO, VEDERE OLTRE IL BUIO" e comprendere il valore profondo di quell'OLTRE al quale ci rivolgiamo. La vita è un'OLTRE al quale va dato senso e contenuti, senza dei quali potremo solo vivere nella mediocrità e nell'indifferenza di chi è al nostro fianco, dal vicino di casa, al collega di lavoro, di studi ed altro, purché non si guardi OLTRE. Guardare OLTRE significa dare senso alla vita anche a coloro che nel buio e nel silenzio riescono a VIVERE più di chi lo fa nella mediocrità. Lo possono fare perché ci sono persone che hanno deciso di darsi un senso ed un motivo di vita. A Settembre inizia la nostra avventura culturale e sociale per una città multietnica si, ma che sa guardare in faccia alla vita, senza girarsi dall'altra parte, con una serata teatrale di sostegno alla LEGA DEL FILO D'ORO, un'associazione che ha dato un senso a tanti nostri figli che non vedono e non sentono. Noi vogliamo essere al loro fianco perché abbiamo avuto modo di verificare i miracoli dei quali sono capaci. Nel frattempo visitate il sito dell'associazione, presente nel lato sinistro del mio blog. Seguiteci e sosteneteci in questa importante iniziativa e le tante che vorremo proporvi, sempre con l'obiettivo di guardare "OLTRE".
NON MI LASCIATE SOLO IN QUESTA IMPORTANTE INIZIATIVA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

CERCASI PUNTO INFORMAZIONE TURISTICA!!!!!

Nei pressi del lungomare è stato posizionato, negli anni passati, un casotto in legno, adibito a punto informazione turistica. Dopo una breve parentesi inziale di buon funzionamento, quest'anno i battenti, del punto informazione turistica, sono chiusi. Diverse volte e in orari variegati ho verificato di persona la chiusura del punto e molte volte ho ascoltato i commenti dei turisti che evito di ripetervi per pietà nei confronti dei nostri amministratori. Credo sia criticabile e censurabile quanto si registra nella nostra città, a pochi passi dal mare dove ogni giorno migliaia di persone raggiungono il nostro bel mare. A molti piacerebbe trattenersi e vanno alla ricerca di programmi estivi e informazioni che i lidi, il piu' delle volte non sono in grado di dare e per una cattiva promozione della città, molti scelgono di rientrare nelle proprie residenze. Continuare a parlare di Città turistica quando alla stessa, che ha tutte le potenzialità per esserlo, vengono negate le più elementari azioni a sostegno è ridicolo, come ridicola la convinzione che il turismo si fa con le baraccopoli sul lungomare, senza un minimo di regolamentazione e di decoro, con parcheggi ostruiti per settimane da camion pesanti e caravan, trasformando gli stessi in campeggio all'aperto. Per non parlare della spazzatura lungo la pista ciclabile che dall'Hotel Heraclea porta la mare. E' città T

NOMINATA LA COMMISSIONE PER APPALTO RACCOLTA E SPAZZAMENTO RIFIUTI SOLIDI URBANI. FINALMENTE!!!!!!

Con determina dirigenziale numero 172, del 02 agosto 2010, a firma del dirigente del 3° settore, Ing. Felice VICECONTE, è stata nominata la commissione tecnica per l'affidamento, del servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti solidi urbani, a ditte esterne. Ci sono voluti circa due anni per arrivare a questo punto, speriamo che non ci sia bisogno di altri due anni per l'aggiudicazione definitiva, vigileremo che tutto sia fatto secondo quanto previsto dalle norme vigenti e non faremo sconti perche' a pagarli saranno, sempre, i cittadini onesti.

venerdì 6 agosto 2010

Regolamento gestione impianti sportivi Comune di Jesi; Buona pratica da copiare!

COME VI AVEVO ANNUNCIATO HO APPROFONDITO LA QUESTIONE RELATIVA ALLA GESTIONE DI IMPIANTI SPORTIVI COMUNALI. UNA PRIMA RIFLESSIONE E' DOVEROSA RISPETTO AL FATTO CHE LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE, STA PER PUBBLICARE UN BANDO PER LA GESTIONE DEL PALAOLIMPIA, SENZA AVER REDATTO E APPROVATO UN REGOLAMENTO DI GESTIONE, IN CONSIGLIO COMUNALE. IN POCHE PAROLE, LE LINEE DI INDIRIZZO, DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE VENGONO DETTATE DALL'ESECUTIVO, ATTRAVERSO UN SEMPLICE BANDO. E' SOLO UNA DELLE CONTRADDIZIONI CHE HO SCOPERTO, LEGGENDO IL REGOLAMENTO DEL COMUNE DI JESI, UNA BUON PRATICA AMMINISTRATIVA, ESEMPIO DI ECCELLENZA NEL SETTORE. PER UN VOSTRO PERSONALE APPROFONDIMENTO, LO ALLEGO QUI DI SEGUITO E VI ANNUNCIO CHE FORMULERO',INSIEME AI COLLEGHI DEL PD, UNA PROPOSTA IN MERITO.



TITOLO I
DISPOSIZIONI GENERALI
ART. 1 - DEFINIZIONI
Ai fini del presente Regolamento si intende:
-per impianto sportivo, il luogo opportunamente attrezzato destinato alla pratica di una o più attività
sportive;
-per spazio sportivo, il luogo all’aperto liberamente utilizzabile dai cittadini, attrezzato per la pratica
amatoriale o ludico motoria di una o più attività sportive;
-per attività sportiva, la pratica di una disciplina sportiva svolta a livello agonistico, amatoriale,
ricreativo o rieducativo;
-per assegnazione in uso il provvedimento con il quale il Comune autorizza l’utilizzo di uno spazio
attrezzato all’interno di un impianto sportivo o di uno spazio attrezzato in esso compreso, per lo
svolgimento di determinate attività;
-per concessione in gestione, il provvedimento con il quale l’Amministrazione affida la gestione di
un impianto sportivo il cui utilizzo viene determinato, in tutto o in parte, mediante assegnazione
di uso da parte del Comune;
-per impianto a rilevanza imprenditoriale, quello in grado di produrre utili per la gestione nonché
proventi per la A.C.;
-per impianto senza rilevanza imprenditoriale, quello il cui costo di gestione non è coperto dagli
introiti che le attività in esso svolte riescono a produrre;
-per corrispettivo, l’importo che la A.C. corrisponde al concessionario o al gestore dell’impianto
senza rilevanza imprenditoriale;
-per tariffa, la somma che l’utente deve versare alla A.C. o al Concessionario per l’utilizzo
dell’impianto.
ART. 2 - OGGETTO E FINALITA’
Il presente Regolamento ha per oggetto la disciplina delle forme di utilizzo e gestione degli impianti
sportivi di proprietà comunale e degli impianti sportivi acquisiti in uso da altri Enti (Enti Locali,
Enti Pubblici, Istituti Scolastici, etc) o da terzi.
Gli impianti di cui sopra sono destinati a uso pubblico, per la pratica dell’attività sportiva, motoria e ricreativa,
nell’ambito di una organizzazione delle risorse esistenti volta a valorizzare la rete delle strutture destinate allo sport.
L’uso degli impianti sportivi di cui sopra è diretto a soddisfare gli interessi generali della
collettività.
Il Comune aderisce alla dichiarazione del Panathlon sull'Etica nello Sport Giovanile (carta di
Gand).
I servizi sportivi costituiscono articolazione dei servizi sociali resi ai cittadini; i servizi sportivi
integrano quelli relativi all’istruzione scolastica, alla cultura, ai servizi socio- sanitari e alla politica
ambientale del territorio comunale.
I servizi sportivi valorizzano l’attività sul territorio degli utenti singoli, degli enti di promozione
sportiva , delle federazioni sportive, delle società sportive e altre associazioni.
Il Comune riconosce il diritto al gioco e al tempo libero per tutti, attrezzando appositi spazi e
prevedendone la possibilità di utilizzo a titolo gratuito per la collettività.
Il Comune riconosce altresì la funzione sociale dello sport di cittadinanza, inteso come qualsiasi
forma di attività motoria organizzata a favore dei cittadini di tutte le età, senza discriminazioni ed
esclusioni, con l’obiettivo di migliorare le condizioni fisiche e psichiche della persona e lo sviluppo
della vita di relazione per favorirne l’integrazione sociale.
ART. 3 - CLASSIFICAZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Gli impianti sportivi si distinguono in impianti di rilevanza cittadina e impianti minori.
Sono impianti comunali di rilevanza cittadina quelli che per destinazione d’uso prevalente, per
ampiezza dell’utenza servita, per le attività particolari che vi si svolgono o per il fatto di essere
l’unico impianto compatibile con le disposizioni regolamentari delle Federazioni sportive esistenti
per una specifica disciplina sportiva, possono ospitare gare a livello nazionale e internazionale,
assolvendo funzioni di interesse generale della città.
Gli impianti sportivi di rilevanza cittadina sono individuabili inoltre in quanto strutture che per le loro dimensioni e
complessità tecnologica richiedono una gestione specializzata e rilevante dal punto di vista economico.
Alla data di adozione del presente Regolamento sono individuati quali impianti comunali di
rilevanza cittadina i seguenti impianti:
-Stadio Comunale “Pacifico Carotti”;
-Palazzetto dello Sport “Ezio Triccoli” e Polisportivo “Gabriele Cardinaletti”;
-Palascherma;
-Piscina Comunale “Grazia Bocchini”.
Tutti gli altri impianti sono individuati come impianti minori, compresi quelli annessi agli Istituti
Scolastici e acquisiti in uso dalla Provincia di Ancona.
Sono considerati spazi sportivi i luoghi all’aperto, attrezzati per attività sportive ludico- amatoriali,
utilizzabili liberamente dai cittadini per una o più pratiche sportive.
ART. 4 - DEFINIZIONE ATTIVITA’ DI INTERESSE PUBBLICO
Gli impianti sportivi comunali sono destinati a favorire la pratica di attività sportive, ricreative e
sociali di interesse pubblico.
Per questo il Comune li mette a disposizione degli organismi e delle scuole che svolgono attività sportive definite di
interesse pubblico.
A tal fine sono da considerare di interesse pubblico:
-la attività formativa per preadolescenti e adolescenti;
-la attività sportiva per le scuole;
-la attività agonistica di campionati, tornei, gare e manifestazioni ufficiali organizzati da organismi
riconosciuti dal CONI;
-la attività motoria in favore dei disabili e degli anziani;
-la attività ricreativa e sociale per la cittadinanza.
ART. 5 - QUADRO DELLE COMPETENZE
Sono competenti in materia di impianti sportivi, ciascuno per la parte indicata nei successivi
articoli, i seguenti organi:
-il Consiglio Comunale;
-la Giunta Comunale;
-le Circoscrizioni;
-la Consulta dello Sport;
-i Dirigenti.
ART. 6 - COMPETENZE DEL CONSIGLIO COMUNALE
Spettano al Consiglio Comunale poteri di indirizzo, programmazione e controllo quali:
-la individuazione degli indirizzi generali per lo sviluppo della rete degli impianti sportivi cittadini
al fine di razionalizzare il loro utilizzo e permettere una ottimale programmazione delle attività
sportive;
-la individuazione degli impianti sportivi di rilevanza cittadina di nuova costruzione o acquisizione;
-la approvazione degli schemi generali di convenzione che contengono le clausole essenziali
comuni alle concessioni di tutti gli impianti sportivi, sia minori che di rilevanza cittadina;
-l’affidamento di attività o servizi mediante convenzione;
-la nomina di una Commissione di controllo che abbia il compito di verificare periodicamente la
correttezza dell’uso e la efficienza delle gestioni degli impianti sportivi. Tale Commissione
deve prevedere tra i suoi componenti n.3 Consiglieri Comunali, di cui n. 2 di maggioranza e n. 1
di minoranza, l’Assessore allo Sport, i Presidenti di Circoscrizione o loro delegati, un
componente della Consulta dello Sport. Il Presidente verrà individuato tra i Consiglieri
Comunali. Un tecnico del Servizio Lavori Pubblici sarà di supporto alla commissione.
ART. 7 - COMPETENZE DELLA GIUNTA COMUNALE
Spetta alla Giunta Comunale:
-individuare gli elementi essenziali per la formalizzazione dei rapporti tra il Comune e gli organismi
che svolgono attività sportive in ordine:
a)alla concessione in uso degli impianti sportivi, mediante la scelta dei criteri da applicare per la
assegnazione degli spazi, nel rispetto delle priorità indicate nel presente Regolamento;
b)alla concessione in gestione degli impianti stessi mediante atti di indirizzo con cui siano
individuati i criteri per la scelta del concessionario, sulla base delle priorità indicate nel
presente Regolamento e nel rispetto degli schemi di convenzione approvati dal Consiglio
Comunale.
- determinare le tariffe per l’utilizzo degli impianti.
ART. 8 - COMPETENZE DELLE CIRCOSCRIZIONI
Spetta alle circoscrizioni la gestione degli spazi sportivi, secondo le modalità individuate dal
Regolamento per il decentramento.
Resta inteso che gli spazi sportivi devono essere liberamente e gratuitamente accessibili da parte
della cittadinanza.
Le circoscrizioni, previa assegnazione da parte del Comune di adeguati stanziamenti, curano la
manutenzione ordinaria degli spazi in oggetto, anche tramite l’affidamento a forme associative e di
volontariato da attivarsi sul territorio, con esclusione di società sportive agonistiche e di
organizzazioni a scopo di lucro.
ART. 9 - COMPETENZE DELLA CONSULTA DELLO SPORT
La Consulta dello Sport è organo consultivo, che contribuisce alla determinazione della politica
sportiva e delle scelte amministrative operate in questo settore mediante proposte e pareri, con le
modalità previste nel vigente Regolamento della Consulta stessa.
ART. 10 - COMPETENZE DEI DIRIGENTI
Spetta ai Dirigenti:
-provvedere alla programmazione, sotto il profilo operativo, dell’uso degli impianti sportivi, in
relazione alla attività scolastica, per le attività di base e per gli allenamenti a supporto della
attività agonistica, secondo le modalità stabilite dai successivi art. 11 e 12 e nel rispetto dei
criteri generali indicati dalla Giunta Comunale;
-rilasciare concessioni in uso degli impianti sportivi;
-stipulare le convenzioni con i gestori o concessionari degli impianti sportivi, in caso di gestione
indiretta;
-curare gli adempimenti di legge in materia di certificazione, agibilità e sicurezza degli impianti
sportivi;
-verificare il rispetto, da parte delle Società Sportive, della normativa in materia di attività sportiva
agonistica;
-esercitare ogni altro compito gestionale relativo alla attuazione degli obiettivi e dei programmi
definiti con gli atti di indirizzo adottati dal Consiglio Comunale e dalla Giunta Comunale.
TITOLO II
CRITERI GENERALI PER USO IMPIANTI SPORTIVI
ART. 11 - CONCESSIONE IN USO
Gli impianti sportivi sono concessi in uso a società sportive, associazioni, enti di promozione
sportiva e, dopo aver soddisfatto i precedenti soggetti, ai privati che ne facciano richiesta, per lo
svolgimento di campionati nazionali e/o minori, di gare e manifestazioni, per gli allenamenti e per
l’utilizzo del tempo libero, nei limiti delle disponibilità.
Gli impianti sportivi compresi negli edifici scolastici sono concessi in uso alle suddette società o
privati solo in orario extrascolastico, negli orari liberi da impegni o dalle necessità delle scuole cui
fanno capo .
L’uso degli impianti sportivi comunali ha il suo fondamento in una concessione amministrativa,
soggetta a tutte le norme che regolano questa materia anche per quanto riguarda l’esecuzione di
provvedimenti d’autorità comunale.
La concessione in uso dell’impianto dà diritto ad esercitare esclusivamente le attività sportive indicate nella concessione
stessa.
ART. 12 - MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE
Gli interessati che intendono usufruire degli impianti sono tenuti a presentare la domanda su
modulo unico predisposto dalla A.C. nel quale il richiedente si impegna a rispettare le condizioni
poste per l’utilizzo degli impianti previste dal Regolamento.
La domanda va presentata entro la data stabilita dal bando.
Di norma, la domanda va presentata entro il 31 maggio per la stagione sportiva successiva.
La Giunta definisce con proprio atto i criteri di assegnazione in uso ai quali si dovrà attenere il
dirigente competente , tenendo conto delle seguenti priorità:
·società con maggior numero di iscritti, con tesseramento annuale, nei settori giovanili e che
aderiscano ai principi enunciati dalla carta di Gand del Panathlon sull’etica nello sport
giovanile;
·organizzazione, ovvero partecipazione a campionati , tornei e manifestazioni sportive di interesse
internazionale o nazionale;
·società che abbiano nel proprio staff tecnico istruttori in possesso del diploma di laurea in scienze
motorie o titolo equipollente;
·società che pratichino in maniera continuativa attività sportiva per utenti in condizioni di fragilità
sociale, con particolare riguardo a disabili e anziani.
·società che certifichino, se tenute, il rispetto della normativa in materia di attività sportiva
agonistica.
L’utilizzo di palestre scolastiche in orario extrascolastico è subordinato alle necessità della scuola
cui fanno capo.
A tale scopo, l’uso delle palestre scolastiche è regolato da accordi tra Comune e Istituto scolastico
cui l’impianto sportivo fa capo.
Il Dirigente competente, sulla base di tutte le richieste pervenute, sentita la Consulta dello Sport,
acquisito il parere favorevole del competente Consiglio di Istituto nel caso di palestre scolastiche,
nel rispetto dei criteri di cui al presente Regolamento e di eventuali ulteriori criteri deliberati con
atto di Giunta, redige un piano di utilizzo annuale, in base alle disponibilità degli impianti,
rilasciando le relative autorizzazioni.
Le assegnazioni ai richiedenti vengono formulate cercando di consentire lo svolgimento delle
attività di allenamento ed agonistiche nel medesimo impianto.
In caso di richieste superiori alla disponibilità degli impianti, al fine di salvaguardare la pluralità di
tutti gli sport praticati il Dirigente può stabilire limiti massimi di assegnazione orarie per ciascuna
tipologia di sport.
Le richieste di utilizzo impianti sportivi pervenute successivamente alla assegnazione annuale di cui
sopra saranno accolte compatibilmente con la disponibilità residua delle strutture esistenti.
L’assegnazione delle palestre e dei campi sportivi per lo svolgimento di gare di campionato viene
concordata all’inizio dell’anno sportivo con le società interessate, tenendo conto delle esigenze sia
delle società praticanti attività federale che di quelle non federali.
In caso di concomitanza di più gare nella stesso orario e nello stesso impianto, hanno precedenza le
società che svolgono attività federale, nel rispetto delle norme stabilite dalle stesse federazioni
sportive.
Le gare hanno precedenza di norma sugli allenamenti.
ART. 13 - MODALITA’ DI UTILIZZO
Gli orari di utilizzo degli impianti sportivi comunali, una volta concessi, devono essere
tassativamente rispettati, ed è vietato svolgere attività diverse da quelle richieste e autorizzate.
La Amministrazione comunale si riserva di controllare la rispondenza tra le assegnazioni effettuate
e il loro utilizzo effettivo da parte degli assegnatari nonché il possesso delle certificazioni in materia
di attività agonistica, anche con l’ausilio dei gestori e della Consulta dello Sport.
L’accesso agli impianti sportivi, fatta eccezione per gli spazi riservati al pubblico, è permesso
esclusivamente agli atleti, allenatori e tecnici, oltre ai funzionari del Comune, della Provincia e
della Scuola (in caso di palestre scolastiche) per i controlli che ritengano di effettuare.
E’ assolutamente vietato l’uso degli impianti sportivi a coloro che siano sprovvisti della relativa
autorizzazione.
Gli utenti rispondono di qualsiasi infortunio a persone e di danni a cose che dovessero verificarsi
durante l’utilizzo degli impianti, sollevando la Amministrazione Comunale e quella scolastica (in
caso di palestre scolastiche) da qualsiasi responsabilità.
In caso di danneggiamenti agli impianti o agli attrezzi in essi situati, l’utente è tenuto a rifondere tali
danni alla Amministrazione Comunale o Provinciale.
In caso di utilizzo contemporaneo dell’impianto di più squadre, eventuali danni non imputabili con
certezza ad una singola squadra o tesserato di essa, sono addebitati in parti uguali alle medesime.
A tal fine gli utenti sono tenuti ad essere in possesso di adeguata polizza R.C., valida per tutto il
periodo di utilizzo degli impianti sportivi comunali o provinciali .
Un responsabile, nominato dall’utente, deve sempre essere presente nell’impianto durante l’orario
assegnato e deve segnalare al custode la eventuale presenza di estranei negli spazi destinati alla
attività sportiva.
La A.C. non risponde di eventuali ammanchi lamentati dagli utenti.
Per assicurare un corretto e ordinato uso degli impianti concessi è tassativamente vietato:
-sub-concedere parzialmente o totalmente a terzi gli spazi avuti in uso, pena la revoca immediata
della concessione;
-usare calzature non adeguate e/o sporche all’interno delle palestre e del Palazzetto dello Sport;
-effettuare allenamenti sui campi di calcio in erba in caso di avverse condizioni metereologiche
senza autorizzazione del custode (cui spetta il potere insindacabile di stabilire la praticabilità del
campo);
-utilizzare spazi non destinati specificamente al pubblico da parte di genitori e accompagnatori;
-detenere le chiavi di accesso dell’impianto;
-depositare materiale societario o privato negli spogliatoi o in altri locali senza una specifica
autorizzazione scritta;
-utilizzare l’impianto fuori dagli orari autorizzati;
-svolgere attività diverse da quelle autorizzate.
Sarà cura della amministrazione comunale determinare annualmente una riserva degli spazi sportivi
complessivamente disponibili destinata all’uso da parte di organizzazioni spontanee di cittadini,
individuando altresì gli impianti, le ore e i giorni a ciò destinati.
ART. 14 - ORARI DI UTILIZZO IMPIANTI
Gli impianti sportivi, di norma, restano aperti per allenamenti ed attività sportive da lunedì al
venerdì.
Il sabato, la domenica e i giorni festivi di norma restano aperti solo per lo svolgimento delle gare di
campionato o di specifiche manifestazioni.
Gli orari dettagliati dei singoli impianti sono specificati nelle relative convenzioni stipulate con i
concessionari e devono essere esposti in modo visibile all’esterno dell’impianto stesso.
ART. 15 - DURATA DELLA CONCESSIONE IN USO DEGLI IMPIANTI
La concessione in uso di ciascun impianto agli utenti che ne fanno richiesta è di norma
corrispondente all’anno sportivo, ma può essere rilasciata anche per periodi più brevi.
L’orario concesso si intende utilizzato è dovrà essere pagato dall’utente fino a comunicazione di
rinuncia.
ART. 16 - RINUNCIA
La comunicazione di rinuncia (o di sospensione temporanea dell’utilizzo) deve essere fatta per
iscritto e con un anticipo di almeno 10 giorni.
Non saranno prese in considerazione comunicazioni verbali o posticipate.
In caso di rinuncia definitiva, gli spazi disponibili saranno assegnati alle società sportive con
richieste inevase ed in ordine di presentazione delle domande.
ART. 17 - SOSPENSIONE
Le concessioni in uso possono essere sospese temporaneamente dalla A.C. e/o dall’Istituto
scolastico cui fa capo l’impianto, per lo svolgimento di particolari manifestazioni (saggi, tornei,
Giochi Sportivi Studenteschi, congressi, manifestazioni extrasportive di rilievo etc.. quando il
Comune non disponga di altri spazi) o per ragioni tecniche contingenti di manutenzione degli
impianti.
Nei casi sopra descritti la A.C. o l’Istituto Scolastico interessato provvede con congruo anticipo e
tempestività a dare comunicazione della sospensione agli utenti.
La sospensione è prevista inoltre quando, per condizioni climatiche particolarmente avverse o per
causa di forza maggiore, gli impianti non siano agibili e l’attività negli stessi venga sospesa ad
insindacabile giudizio del Servizio competente.
Per le sospensioni nulla è dovuto né dai concessionari d’uso, né dal Comune.
ART. 18 - REVOCA
A seguito di gravi violazioni delle disposizioni contenute nel presente Regolamento e in particolare
del mancato rispetto delle modalità d’uso previste dall’art.13, nonché per il mancato pagamento
delle tariffe stabilite dal Consiglio Comunale, il Dirigente ha facoltà di revocare la concessione con
effetto immediato, fermo restando l’obbligo del concessionario al pagamento delle somme dovute o
al risarcimento di eventuali danni e senza la possibilità per il medesimo di richiedere nessun
indennizzo.
Il Comune si riserva inoltre la più ampia facoltà di revocare in tutto o in parte la concessione d’uso
per motivi di pubblico interesse, senza che l’utente nulla possa eccepire o pretendere a qualsiasi
titolo.
ART. 19 - CONCESSIONE IMPIANTI SPORTIVI PER MANIFESTAZIONI NON
SPORTIVE
Gli impianti sportivi possono essere concessi anche per lo svolgimento di manifestazioni non
sportive: concerti, riunioni, congressi etc., compatibilmente con l’attività sportiva programmata.
ART. 20 – CERTIFICAZIONE SICUREZZA E AGIBILITA’ IMPIANTI
L’uso degli impianti, sia per manifestazioni sportive che extrasportive, è concesso secondo la
agibilità accertata e riconosciuta dagli organi di Vigilanza sul pubblico Spettacolo.
Pertanto, coloro che hanno richiesto e ottenuto la concessione dovranno diligentemente controllare
che il numero degli spettatori non superi quello autorizzato dalle autorità competenti.
La documentazione di ogni impianto sportivo comunale relativa alla agibilità ed al rispetto delle
normative vigenti, è depositata presso il Servizio Patrimonio.
TITOLO III
CRITERI GENERALI PER GESTIONE IMPIANTI SPORTIVI
ART. 21 - MODALITA’ DI GESTIONE IMPIANTI SPORTIVI
Gli impianti sportivi comunali possono essere gestiti in una delle forme previste dal T.U.E.L.
approvato con decreto legislativo n. 267/2000 .
Ai fini della gestione indiretta, gli impianti si suddividono in impianti senza rilevanza
imprenditoriale e impianti con rilevanza imprenditoriale.
ART. 22 - CONCESSIONE IN GESTIONE DI IMPIANTI SENZA RILEVANZA
IMPRENDITORIALE
La gestione di impianti senza rilevanza imprenditoriale, cioè di impianti il cui costo di gestione non
è coperto dagli introiti che le attività in esso svolte riescono a produrre, può essere concessa a
Federazioni Sportive, Enti di promozione sportiva, Enti non Commerciali e Associazioni Sportive
senza fini di lucro, che perseguono finalità formative, ricreative e sociali nell’ambito dello sport e
del tempo libero e che dimostrino capacità operativa adeguata alle attività da realizzare.
Il Comune verifica che lo statuto o l’atto costitutivo del concessionario contengano le seguenti
previsioni:
·assenza di finalità di lucro;
·democraticità della struttura;
·elettività e gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti;
·obbligo di redazione del bilancio o rendiconto economico-finanziario.
La Giunta Comunale definisce con proprio atto i criteri con cui scegliere i concessionari, tenendo
conto nella assegnazione dei punteggi delle seguenti priorità:
-società che hanno sede ed operatività nel territorio in cui è ubicato l’impianto sportivo;
-società che svolgono attività nel settore giovanile e per fasce di utenti in condizioni di fragilità
sociale , con particolare riguardo a disabili e anziani;
-società che dimostrino adeguata capacità di progettazione e gestione;
-società che si associno tra loro per la gestione congiunta di più impianti sportivi.
L’atto di Giunta deve individuare inoltre la suddivisione degli oneri gestionali tra Comune e il
concessionario, con particolare riguardo alla suddivisione dei compiti di manutenzione ordinaria (a
carico del gestore) e straordinaria (a carico del Comune).
La durata della concessione è di norma triennale e rinnovabile annualmente con atto motivato fino a
un massimo di anni 2, previa verifica della convenienza e del pubblico interesse. La buona gestione
e conduzione dell’impianto dato in concessione è condizione necessaria per il mantenimento e
l’eventuale rinnovo della medesima.
La durata della concessione può avere anche una durata maggiore, nel rispetto di un periodo
massimo di 15 anni, a fronte di opere di valorizzazione degli impianti effettuate a proprie spese da
parte dei concessionari.
La valorizzazione si può concretizzare nella realizzazione di migliorie, adattamenti, ristrutturazioni
o manutenzioni straordinarie dell’impianto, autorizzate dagli uffici comunali competenti.
ART. 23 - CONCESSIONE IN GESTIONE DI IMPIANTI DI RILEVANZA
IMPRENDITORIALE
La concessione a terzi della gestione degli impianti sportivi di rilevanza imprenditoriale, cioè di
impianti atti a produrre un utile, è affidata al rispetto della procedura di evidenza pubblica prevista
dalla normativa vigente.
La concessione di cui sopra dovrà comunque prevedere:
-clausole per la fruibilità da parte delle scuole;
-pagamento di un canone al Comune da parte del Concessionario;
-riserva per attività sportive e sociali promosse dalla Amministrazione;
-pagamento da parte del concessionario di tutte le utenze e dei consumi;
-manutenzione ordinaria dell’impianto a carico del concessionario.
Con proprio atto la Giunta definirà inoltre:
-la individuazione e suddivisione degli oneri gestionali tra Comune e concessionario;
-la durata della concessione, che verrà indicata nel bando.
Nello stesso atto potranno essere predeterminate specifiche condizioni o clausole particolari da
inserire nella convenzione, quali, ad esempio, la facoltà per il concessionario di organizzare attività
senza vincoli tariffari nei limiti previsti dalla concessione, la possibilità di gestione della pubblicità
fissa e mobile all’interno dell’impianto concesso, la concessione di servizio bar/ristoro, di eventuali
giochi e altra attività commerciale.
ART. 24 - CONTABILITA’ E RENDICONTO
Per tutti gli impianti sportivi in concessione, i gestori dovranno presentare rendiconto annuale delle
spese e delle entrate relative alla gestione dell’impianto (attività istituzionale).
La contabilità relativa all’attività commerciale va separata da quella istituzionale e presentata con
nota integrativa dal concessionario.
Con cadenza annuale il concessionario dovrà altresì presentare un prospetto dei lavori di
manutenzione programmata effettuati nell’anno concluso e un prospetto dei lavori di manutenzione
programmata da effettuarsi nell’esercizio successivo.
ART. 25 - REVOCA CONCESSIONE
Le concessioni in gestione degli impianti sportivi di cui agli artt. 21 e 22 sono revocate dalla A.C.
quando:
-la manutenzione ordinaria e gli interventi di mantenimento in sicurezza non siano effettuati
secondo le clausole previste nelle specifiche convenzioni;
-la conduzione tecnica e funzionale dell’impianto sia tale da pregiudicare l’incolumità e la salute
degli utenti;
-il pagamento delle utenze sia effettuato dal concessionario con un ritardo superiore a tre mesi;
-il concessionario non provveda ad effettuare nei tempi e nei modi previsti le opere di
valorizzazione dell’impianto, nelle ipotesi contemplate dall’art. 22 del presente regolamento.
ART. 26 - CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE
Le modalità per la concessione a terzi della costruzione anche in ampliamento e della gestione degli
impianti sportivi vengono disciplinate dalla normativa vigente in materia di opere pubbliche.
ART. 27 - RISERVA SULLO SFRUTTAMENTO PUBBLICITARIO
Lo sfruttamento pubblicitario degli impianti sportivi e degli spazi sportivi è riservato al Comune,
che potrà farlo esercitare dal concessionario con cointeressenza del Comune.
Le modalità e i criteri di assegnazione degli spazi pubblicitari sono definiti con atto di Giunta
Comunale.
I concessionari della gestione degli impianti sportivi saranno conseguentemente tenuti alla messa a
disposizione di spazi esterni o interni all’impianto, compatibilmente con le esigenze sportive e di
funzionamento, fatta eccezione per il caso in cui un concessionario di un impianto a rilevanza
imprenditoriale o di una concessione di costruzione/ampliamento e gestione sia anche
concessionario dello sfruttamento pubblicitario dello specifico impianto.
Il concessionario della gestione potrà essere autorizzato a stipulare contratti pubblicitari di interesse
locale negli spazi residuali, di durata non superiore a quella della convenzione per la gestione,
qualora detta attività risultasse compatibile con i contratti già stipulati.
TITOLO IV
TARIFFE
ART. 28 - DETERMINAZIONE TARIFFE
Per l’uso degli impianti sportivi comunali è dovuto, da parte degli utenti, il pagamento di apposite
tariffe, determinate e aggiornate annualmente dai competenti organi.
Le tariffe possono essere:
-orarie (ad es. per gli allenamenti);
-a prestazione (ad. es. per lo svolgimento di gare);
-a percentuale sugli incassi connessi all’uso degli impianti (ad es. per manifestazioni o gare con
pubblico pagante).
Le tariffe sono differenziate in base al tipo di impianto e alle tipologie di utilizzo ed in particolare
saranno più elevate per i soggetti che perseguono fini di lucro.
ART. 29 - MODALITA’ DI PAGAMENTO
L’uso degli impianti sportivi è subordinato al pagamento delle tariffe stabilite, rapportate alle ore di
utilizzo concesse.
Il mancato pagamento delle tariffe suddette è causa di revoca immediata della concessione in uso.
Per gli impianti sportivi dati in concessione a terzi, la tariffa per l’uso dovuta dall’utente è pagata al
concessionario; negli altri casi al Comune.
Dell’avvenuto pagamento sarà rilasciata regolare fattura da parte del Comune e fattura o ricevuta
dalle società che gestiscono gli impianti e ne incassano le relative entrate.
Gli utenti delle palestre provinciali pagano l’utilizzo al Dirigente Scolastico cui fa capo la palestra.
Il servizio di custodia e vigilanza di tali palestre fa capo al Dirigente scolastico, che può delegare il
Comune, con apposito accordo.
Nel caso di esazione delle tariffe a percentuale sugli incassi, le società, gli enti o le persone che
effettuano manifestazioni con ingresso a pagamento devono produrre in visione al termine di ogni
mese le registrazioni tenute ai sensi delle imposte sugli spettacoli, sulle base delle quali vengono
effettuati i conteggi delle somme dovute per l’uso degli impianti.
Nel caso di esazione a percentuale sugli incassi di singole manifestazioni non a carattere sportivo
(concerti, feste di fine anno etc.), la percentuale sarà calcolata sull’incasso desunto dalle
registrazioni tenute ai sensi delle imposte sugli spettacoli.
La concessione dell’impianto per manifestazioni non sportive viene rilasciata subordinatamente al
pagamento di una apposita cauzione da parte dei richiedenti.
Le società che non ottemperino gli obblighi stabiliti per il presente articolo sono escluse dall’uso
degli impianti, salva ogni azione per il recupero delle somme dovute.
A garanzia dei pagamenti il concessionario, o il Comune se l’impianto è gestito direttamente, può
chiedere il pagamento di polizza fidejussoria, o cauzione.
In ogni impianto sportivo deve essere affissa in luogo accessibile e ben visibile agli utenti una
tabella indicante le tariffe vigenti.
ART. 30 - USO GRATUITO DEGLI IMPIANTI
L’uso degli impianti comunali è concesso a titolo gratuito alle scuole primarie e secondarie di 1°
grado che ne facciano richiesta, limitatamente al periodo scolastico e agli orari scolastici, compresa
l’attività pomeridiana.
L’uso degli impianti sportivi è altresì concesso a titolo gratuito alle scuole di ogni ordine e grado
per la preparazione e lo svolgimento delle fasi comunali e distrettuali dei Giochi Sportivi
Studenteschi.
Per quanto riguarda la concessione a titolo gratuito di impianti sportivi a società, associazioni
sportive, federazioni e privati che ne facciano richiesta per specifiche manifestazioni una tantum,
spetta alla Giunta stabilire con proprio atto i criteri di concessione gratuita, tenendo conto delle
seguenti priorità:
- assenza di fini di lucro dell’Ente richiedente;
- accesso gratuito del pubblico alla manifestazione;
- utilità sociale della manifestazione.
Il Dirigente competente, sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio e dalla Giunta, provvede alla
concessione gratuita degli impianti, quantificando il valore delle singole gratuità, che andranno
iscritte annualmente nell’apposito albo dei beneficiari.
TITOLO V
DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI
ART. 31 - RINVII
Per quanto non previsto dal presente Regolamento, si rinvia:
-alla Legge Regione Marche n.10 del 03/04/2009 per il diritto al gioco e allo sport di
cittadinanza
-alla Delibera Consiliare Provincia di Ancona n.66 del 31/05/2004 per l’utilizzo delle palestre
provinciali in orario extrascolastico;
-all'art. 90 comma 25 ,L.n.289/2002 per le modalità di gestione indiretta degli impianti sportivi;
-al T.U.E.L. approvato con D.Lgs. n.267 del 18/08/2000 per le forme di gestione degli impianti
sportivi;
-alla L. 517/77 e 23/96 per l’acquisizione degli impianti sportivi degli istituti scolastici;
-alla L. 23/96 per la programmazione delle attività sportive in orario extrascolastico;
-alla vigente normativa in materia concessioni e appalti per le forme di gestione in concessione;
-alla L. n. 91/81 per la individuazione degli elementi di riferimento riguardanti i soggetti che
svolgono attività sportive;
-alle disposizioni delle singole federazioni sportive e del Coni per la individuazione dei soggetti
che svolgono attività sportive regolamentate;
-alla normativa generale e specifica inerente gli enti di promozione sportiva per la
individuazione dei soggetti che svolgono attività sportive e motorie con fini di promozione
sportiva;
-alla normativa civilistica, fiscale e di contabilità pubblica vigente per i profili contabili e fiscali
per quanto non specificamente disciplinato dal presente regolamento.

martedì 3 agosto 2010

CITTA' DI MATERA; GOVERNO ADDUCE AVANTI TUTTA!!!

In politica i personalismi, le furbizie e il narcisismo determinano, il più delle volte, disastri. Nella vicenda politica, degli ultimi tre mesi, al comune di Matera questi sono stati gli elementi caratterizzanti, tanto che abbiamo rischiato di bruciare l’autorevolezza del segretario regionale Roberto Speranza. Solo grazie al senso di responsabilità, nell’ultima fase, dell’intero gruppo dirigente materano, con in testa il sindaco Salvatore ADDUCE si è arrivati a riconoscere che il punto di equilibrio politico all’interno del PD era rappresentato dalla proposta del segretario regionale. Tutti hanno lavorato per la soluzione politica che vedesse garantita la governabilità al Comune di Matera, nessuno escluso e la nuova giunta mi sembra all’altezza della sfida, ridare alla città un governo politico che si assuma la responsabilità di un rilancio economico, sociale e culturale, non prima di aver ringraziato le due ottime professionalità che hanno dato un contributo notevole nei primi tre mesi, mi riferisco ai due assessori uscenti.
Sicuramente l’unione della Bersani è necessaria ed opportuna, tanto che la stiamo chiedendo da tempo. Noi che abbiamo sostenuto con convinzione la proposta di Roberto Speranza, continuiamo ad essere convinti che è necessario un processo di apertura e rinnovamento del PD, attraverso criteri per la selezione della classe dirigente che valgano sempre e non a seconda dei protagonisti. Siamo ancor più convinti, oggi, che ci sia bisogno di una classe politica autorevole e rappresentativa dei territori ed è per questo che riteniamo indispensabile che questo processo sia guidato dalla Bersani, in un confronto stretto con Area Democratica che rappresenta un pezzo importante del partito. Per aprire una nuova fase, anche in provincia di Matera, c’è bisogno di riconoscersi, pur nei distinguo e nelle diverse sensibilità, non serve dare pagelle, lanciare denunce di tradimento a cuor leggero ma impegnarsi a lavorare nell’interesse della comunità materana.
Oggi i presupposti ci sono tutti non disperdiamoli ma valorizziamo quanto di positivo c’è, nel PD e nel centro sinistra.
Ci aspettano mesi caldi e dobbiamo essere preparati e consapevoli della grande sfida che ci attende. C’è bisogno, per questo, di un partito forte ed unito che sappia trovare una proposta unitaria per la segreteria provinciale e nei vari comuni. Se vogliamo, veramente, fare questo, abbiamo il dovere di abbassare i toni e stare ai temi politici del momento.
Auguro alla nuova giunta, al presidente del consiglio, al capogruppo del PD un buon lavoro nell’interesse dei materani e del centro sinistra.
Francesco Labriola
Vice Segretario Provinciale PD Matera

lunedì 2 agosto 2010

AREA EX ZUCCHERIFICIO, QUALE FUTURO?

Troppo tempo è passato inutilmente, troppe furbizie e complicità hanno permesso che, a distanza di 15 anni, si continui a parlare di amianto, nell’area dell’ex zuccherificio, nel mentre si è assistito ad una vera e propria speculazione edilizia.
Vendita del patrimonio immobiliare e indifferenza rispetto agli obblighi di dismissione dell’ex impianto, con relativa bonifica dell’amianto presente nell’area, in polveri e in lastre.
Anni sono passati e della bonifica nemmeno a parlarne, per anni sacconi, aperti, sono stati abbandonati in loco, con il rischio reale di dispersione nell’ambiente circostante, dove abitatano da anni numerose famiglie. Solo l’intervento della Guardia di Finanza ha obbligato qualcuno a rimovere quei sacchi.
Si torna a parlare di futuro di un’area compromessa sia dal punto di vista ambientale che urbanistico, nell’ambito del Piano d’Ambito “ Policoro Lido”.
Anni nei quali le amministrazioni che si sono susseguite hanno , rallentato la definizione del Piano d’Ambito, unico strumento che potrebbe prevedere un recupero produttivo di un’area che è sicuramente cerniera fra la città e il mare. Un’area che fa gola a tanti e che potrebbe rivelarsi un pugno nello stomaco della città!
Per questo, nelle settimane scorse ho posto l’attenzione sullo strumento di pianificazione ( Piano d’Ambito ), segnalando il pericolo di destinazione per soli fini speculativi.
E’ arrivata l’ora di scoprire le carte e per questo chiederò la convocazione urgente della commissione consiliare preposta. Mi sarei aspettato che, almeno, il consigliere Ferrara avesse posto per tempo l’attenzione su un’area che non ha, solo, bisogno di illuminazione pubblica e taglio erba ma bensì di programmi che guardano oltre, per mettere le fondamenta della città turistica, ricordando, a chi lo avesse dimenticato, che l’amianto è un materiale altamente cancerogeno!

domenica 1 agosto 2010

INAUGURATI IL PALAERCOLE E IL PALAOLIMPIA; LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE SI LAMENTANO.

Nei mesi scorsi in pompa magna sono stati inaugurati, poi richiusi, il PALAERCOLE ed il PALAOLIMPIA. Oggi ad un mese dalla ripresa delle attività sportive scolastiche ed agonistiche scopriamo che siamo al punto di partenza. L'amministrazione comunale si è preoccupata di assegnare gli alloggi custode ed ora langue rispetto a decisioni importanti che andavano prese per tempo. L'avviso pubblico per la gestione del PALAOLIMPIA è bloccato, xchè anche nella maggioranza c'è chi critica quel bando, troppo restrittivo e non rispondente alle necessità del mondo associativo sportivo della nostra città. In assenza di un regolamento puntuale, il rischio è che, chi risulterà aggiudicatario della gestione ne farà un'utilizzo privatistico. Il PALAERCOLE invece, sconta le problematiche di alti costi di gestione che, in assenza di un regolamento di gestione puntuale rischia di andare in decadimento come le tante strutture pubbliche affidate a privati, senza vincoli puntuali. Nei mesi scorsi mi sono fatto promotore di una interrogazione orale al sindaco per sensibilizzare l'amministrazione e l'assessore al ramo ( SIEPE) ad ascoltare di più le associazioni e lavorare a risolvere le criticità. Per fare questo bisogna abbandonare la nicchia del consenso e guardare all'interesse pubblico diffuso. Ad oggi nulla di tutto questo è stato fatto ed è per questi motivi che ho deciso di presentare insieme ai colleghi consiglieri del PD le proposte di regolamento di gestione per le due strutture da concertare con le associazioni, in modo da stimolare i nostri amministratori ad essere più attenti e pronti. Purtroppo a settembre a,scolteremo il lamento di chi, per passione, continua a sostenere le pratiche sportive, nella nostra città, nell'indifferenza dei più.
Allego qui di seguito l'interrogazione formulata in data 19 gennaio 2010:
Oggetto: Interrogazione a risposta orale.



Preso atto del programma elettorale della coalizione di centro destra, che prevede il sostegno e la valorizzazione delle attività sportive;

Considerato che nonostante l’inaugurazione del Pala Ercole e la sua iniziale destinazione a contenitore culturale, le numerose associazioni sportive presenti nella città, sono costrette a mendicare spazi che il più delle volte sono mal gestiti e privi di programmazione;

Al fine di garantire la piena diffusione della pratica sportiva nei giovani e e meno giovani, partendo dai bambini che sono il futuro della nostra città;

Visto che ad oggi nessuna iniziativa concertativa è stata messa in campo dall’amministrazione comunale per arrivare ad un protocollo d’intesa fra istituti scolastici, comune e associazioni;


Chiedo


Di sapere se è intenzione di questa amministrazione convocare una conferenza di servizi, con la presenza dei capi d’istituto, comune, provincia e associazioni e se non si ritenga opportuno definire in via d’urgenza il regolamento per il funzionamento e la gestione del Pala Ercole , del Palaghiaccio e di tutte le strutture sportive comunali.

Policoro lì 19 gennaio 2010.