giovedì 30 settembre 2010

GARA RONDO' OSPEDALE; ANNULLATA LA GARA.

Con delibera di giunta comunale è stato approvato l'atto d'indirizzo al dirigente del settore, Ing. Viceconte per invitarlo a considerare l'opportunità di annullare la gara. Non si è fatta attendere la determinazione del dirigente del settore che ha annullato la gara ed avviato la nuova procedura di affidamento aperta a tutte le imprese interessate. Finalmente si sono ristabilite le competenze; alla giunta indirizzo e programmazione, al dirigente la gestione. Dopo settimane di polemiche a suon di querele e risposte piccate, la politica si è riappropriata del proprio ruolo. Mi auguro che questo sia, solo, l'inizio di un nuovo corso.

mercoledì 29 settembre 2010

ISTITUIRE LA RISERVA NATURALE DEI CALANCHI; SI PUO' FARE!

Calanchi, il Pd propone la Riserva naturale

Riprende l'iter per l'istituzione della Riserva naturale dei Calanchi grazie alla proposta di legge presentata dai consiglieri regionali del Pd Vincenzo Santochirico (primo firmatario), Vincenzo Viti, Luca Braia e Giuseppe Dalessandro. La Riserva naturale dovrà interessare “Tempa Petrolla”, un’area che ricade sul versante occidentale della collina di Montalbano, e che racchiude un importante patrimonio anche dal punto di vista scientifico, essendosi formato nell’arco di oltre un milione di anni.

“Un disegno di legge sull’argomento era già stato presentato nel luglio del 2008 – spiega Santochirico – ed il Comitato scientifico regionale per l’ambiente aveva già valutato positivamente l’istituzione della riserva naturale nella seduta del 2 febbraio scorso, ma con il termine della legislatura l'iniziativa è decaduta e si è reso necessario ripresentarlo”.

“Si tratta di recuperare e riqualificare – aggiunge Santochirico - un paesaggio suggestivo, affinché integri conservazione e sviluppo. Il geosito di ‘Tempa Petrolla’ è, in effetti, un condensato di storia, economia e natura, e con l’istituzione della Riserva naturale potrà diventare anche un luogo di ricerca, laboratorio in cui la salvaguardia dell’ambiente si unisce alla ricerca di nuove strade per lo sviluppo. Tra le colline di Montalbano, infatti, è possibile realizzare un modello che potrà essere valido anche per il territorio circostante, in grado di coniugare la tutela dell’ambiente con lo sviluppo economico delle popolazioni residenti. Elementi centrali di questo modello di sviluppo sono l’agricoltura, il turismo naturalistico, i servizi ambientali, i centri di animazione culturale. Ma, allo stato attuale, il sito non ha alcuna tutela ed perciò è esposto a pregiudizi che ne potrebbero comprometterlo irrimediabilmente”.

“La proposta di legge – conclude Santochirico – intende segnare un primo e importante passo per la salvaguardia di un ambiente naturale fragile, con il quale si dà ulteriore impulso ad una riflessione complessiva sulle scelte che potranno riguardare un’area protetta più vasta nel suggestivo paesaggio dei Calanchi”.

domenica 26 settembre 2010

ANONIMO SCRIVE...

A proposito dell'interogazione per la gestione asilo nido , perchè non fate pagare gli stipendi all'assessore leone, al sindaco e al segretario comunale visto che sono gli artefici di questa porcheria che non ha paragoni nella storia di policoro, sembra di vivere nella repubblica delle banane.
il sindaco dice di non sapere niente, l'assessore colpevole dice che tutto va bene , il segretario
percepisce un premio di 10.000,00 €., il consorzio vincitore della gara dice che il comune non paga, gli amministratori dicono che pagano , la coop che ha gestito il servizio il primo anno orribile è sull'orlo di un fallimento, l'opposizione è inesistente , ma si può capire chi CAZZO è il responsabile di questa messinscena , ricordate che c'è gente che non percepisce stipendio da 4-5 mesi, forse è arrivato il punto che qualche personaggio si prende le responsabilità di questa porcheria.

forse la revoca del servizio sarebbe un atto come si vuol dire salverebbe capra (l'assessore)
e cavoli (sindaco con tutta l'amministrazione)

sabato, settembre 25, 2010

sabato 25 settembre 2010

CONSIGLIO COMUNALE; LUNEDI' ORE 16,00.

Lunedi è stato convocato il Consiglio comunale, alle ore 16,00, per discutere del seguente ordine del giorno:

  1. RICOGNIZIONE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DEI PROGRAMMI E VERIFICA EQUILIBRI FINANZIARI DELL'ESERCIZIO 2010;
  2. SENTENZA N.403/2009 DELLA CORTE DI APPELLO DI POTENZA- RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO;
  3. VARIAZIONE ALLE DOTAZIONI DI COMPETENZA DI BILANCIO RELATIVO ALL'ESERCIZIO 2010;
  4. INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE PD AVV. ANTONIO DI SANZA SU " GRAVE RITARDO NELLA REALIZZAZIONE DEI SRERVIZI DI PERTINENZA DEL PIANO DI LOTT. IN CUI INSISTE IL VILLAGGIO DEMETRA";
  5. INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE PD GEOM. FRANCESCO LABRIOLA SU " GESTIONE ASILO NIDO; RICHIESTA REVOCA AFFIDAMENTO";
  6. INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE COMUNALE PD GEOM. FRANCESCO LABRIOLA SU " PATROCINIO STRAHERACLEA".

SIETE INVITATI A PARTECIPARE.

giovedì 23 settembre 2010

ANONIMO SCRIVE....

Questo è se vi pare....a ciascuno il suo...e se mai mi illuminerò di immenso...quando avrò imparato la cattiveria gratuita...si diceva una volta che bastava una coppola per far di un "ignorante" (colui che ignora...non in senso offensivo) un caporale...ora manco più la coppola serve...sembra che l'ignoranza sia fondamentale per lanciare anatemi e sentenze...tutti sanno di tutto...tutti professori son diventati...tutti grandi politici...politicanti e tecnici istruiti ...tutti esperti di tutto...
Io non sò niente allora ...io credo...(credo...manco sono sicuro ..perchè c'è chi si è rubato tutte le certezze in assoluto..) solo di essere onesto...stimo e rispeto Franco L. quando dice cosè corrette...pur essendo costui di sinistra ( ah..ho un'altra certezza: non sono di sinistra)..ma ritengo ingiusto vedere il marcio ad ogni costo offendendo l'onestà dei tanti ...che stanno a destra...d'altra parte la sinistra ha motivo di esistere xchè c'è la destra...altrimenti ci sarebbe solo il centro...sai che bello nell'appiattimento più totale.

martedì 21 settembre 2010

COMUNE DI POLICORO; OPERE DI URBANIZZAZIONE CERCASI!

La nostra città, negli ultimi dieci anni è cresciuta a dismisura. Nuovi quartieri che in alcuni casi sono privi delle necessarie opere di urbanizzazione. Il piano regolatore vigente è costituito da comparti omogenei che avevano la missione di garantire al cittadino che acquistava la casa, da subito, i necessari servizi fondamentali ( strade-acqua-fogna-metano-illuminazione pubblica-sistemazione verde-parcheggi). Per questo i programmi costruttivi prevedevano l'approvazione delle opere di urbanizzazione, con allegate Polizze Fideussorie a garanzia della esecuzione delle opere, entro termini e tempi stabiliti dalla convenzione. Da notizie acquisite presso gli uffici comunali, alcuni comparti non hanno rispettato la convenzione, non avendo realizzato le opere e per questo, nel periodo di commissariamento, gli uffici hanno provveduto ad incamerare la Polizza.
E' il caso del comparto C1\3, della HERACLEA srl., che non avendo realizzato le opere di urbanizzazione secondo i termini ed i tempi previsti in convenzione, nel settembre 2008, il comune incamerava la somma di Euro 150.000 dalla assicurazione che aveva redatto la polizza fideussoria.
Dopo questa giusta iniziativa, l'ufficio tecnico avrebbe dovuto provvedere ad appaltare la esecuzione delle opere, impegnando le somme incamerate. Ad oggi, settembre 2010, nessuna iniziativa è stata intrapresa in tal senso, al contrario il dirigente dell'ufficio tecnico Ing. Viceconte ha risposto alla nota della HERACLEA srl, con la quale chiedeva di realizzare le opere, segnalando che per la realizzazione delle stesse sono necessari alcuni pareri.
Rispetto a ciò, mi sembra che l'iniziativa ultima del dirigente, sia in contrasto con quanto messo in atto nel lontano settembre 2008. Se si è incamerata la polizza è perchè la società non ha risposto secondo quanto previsto in convenzione e come può, oggi, proporsi per la realizzazione delle opere stesse?
Quali garanzie in merito potrà presentare? Come mai il dirigente dell'Ufficio tecnico, Ing. Viceconte non ha provveduto ad appaltare le opere immediatamente?
Perchè i cittadini del C1\3 devono vivere questa precarietà ingiustificata? Stiamo parlando, anche, del mezzo rondo' di Viale Salerno ( Viale Banesti).
Domani provvederò a depositare interrogazione a risposta scritta.

sabato 18 settembre 2010

ASSESSORE IERONE, MI CONSENTA...

Pubblico la risposta dell'assessore Ierone ad alcune mie considerazioni sulla gara del rondò ospedale, con alcune doverose precisazioni.

RISPOSTA ASSESSORE IERONE

Al consigliere Labriola vorrei rispondere che il ribasso del 7% scaturisce da una semplice media matematica tra il massimo e il minimo ribasso; oltretutto in altri Comuni limitrofi di centro-sinistra, ma anche nella stessa Provincia di Matera, si aggiudicano lavori pubblici con un ribasso addirittura al di sotto di tale soglia. Le gare fino a 500 mila euro si possono assegnare anche a trattativa privata e quella del rondò è di 315 mila; però sempre in ossequio al principio di legalità abbiamo preferito aprirla a tutti, circa 20 imprese, a presentare l’offerta per l’aggiudicazione, cosa avvenuta puntualmente. La prossima volta prima di parlare a vanvera gli interessati accertino come sono andati i fatti e poi facciano le valutazioni legittime del caso, se hanno ovviamente argomenti politici”. Infine conclude: “Noi abbiamo sospeso la gara. A questo punto sarà la magistratura, di cui noi abbiamo fiducia, a decidere se confermare l’iter amministrativo o dare corso a nuova gara”.



ALCUNE DOVEROSE PRECISAZIONI



Non sono abituato a parlare a vanvera e chi mi conosce sa che prima di esprimermi valuto, approfondisco e mi documento. A me pare che la risposta dell'assessore sia approssimativa e fuori luogo, per quel che mi riguarda. In nessuno dei miei post ho denunciato procedure anomale o tentativi di turbativa d'asta orchestrati dai nostri amministratori, ho invece posto l'attenzione
su cio' che le malelingue dicevano da settimane e cioè di una turbativa d'asta in corso. Mi consentirà l'assessore Ierone, il ribasso del 7% non scaturisce dalla semplice media tra il massimo ed il minimo ribasso ma da un calcolo che esclude le offerte anomale dette ali e procede a sommare i ribassi ammessi, dividendoli per il numero di partecipanti, rimasti in gara. La percentuale che ne scaturisce è quella di riferimento, cioè la media mediata. Si aggiudica la gara l'impresa che ha offerto il ribasso percentuale più vicino alla media mediata. Detta così è molto semplificata, figuriamoci la semplice media tra il massimo ed il minimo ribasso, come dichiarato dall'assessore ai lavori pubblici. Quanto agli argomenti politici ne abbiamo moltissimi e ne parleremo nei prossimi giorni, come non rinunceremo a chiedere chiarezza sulla gara sospesa da voi e non da noi comunisti da strapazzo e mi consenta ancora una volta, caro assessore, voi non potete sospendere nulla. E' il Presidente di Gara che sospende, ne voi e nemmeno la magistratura, semmai la magistratura avvia un procedimento penale per irregolarità accertate. Voi non avete capito, ancora, che la gestione la fanno i dirigenti, la vostra funzione è di programmazione, ragion per cui trovo singolare che l'assessore convochi le imprese e poi le inviti alla gara. Quali sono stati i criteri di scelta delle imprese da invitare alla gara? Lo chiedo al dirigente, quelle che hanno aderito all'invito dell'assessore? Quelle che risiedono nel comune di Policoro? Tutte quelle che hanno i requisiti? Quelle in regola con il versamento dei contributi previdenziali? Ci chiarirà tutto l'ing. Viceconte perchè è già partita l'interrogazione scritta, compreso la richiesta di tutte le certificazioni DURC delle imprese che hanno eseguito opere pubbliche del comune di Policoro, che saranno sicuramente in regola, come previsto dalla legge.
Quanto alla prassi diffusa nei vari comuni amministrati dal centro sinistra, compreso la provincia, egregio assessore, ognuno risponde di se stesso e se ci sono turbative d'asta in altri comuni è giusto che paghino, compreso la provincia, dove ho amministrato per otto anni e nessuna condanna ho subito, cosa che auguro a lei con tutto il cuore, perchè a differenza di voi io non auguro il male ha nessuno ma esigerò sempre trasparenza e legalità.
Un consiglio, prima di usare termini inappropriati è meglio contare fino a dieci. Il parlare a vanvera c'è stato, in queste settimane, tanto che la città ne è al corrente, ecco perchè avete, scusi ho sbagliato, hanno sospeso la gara.
Buon lavoro, assessore Ierone.

venerdì 17 settembre 2010

Lopatriello; Nella gara del rondo' ospedale non c'è stata nessuna anomalia.

Di seguito la dichiarazione dell'Assessore Ierone e del Sindaco Lopatriello, rispetto alla presunta turbativa d'asta della gara per la realizzazione del rondò nei pressi dell'ospedale. Nel merito mi rimetto alle determinazioni della magistratura.
L’assessore ai Lavori pubblici ed Urbanistica del Comune di Policoro, Cosimo Ierone, replica ad Ottavio Frammartino sulla gara d’appalto per la costruzione di un rondò in viale Salerno: “Credo che la legalità e la trasparenza siano valori e principi di tutti i partiti e forze politiche. Ho esposto un avviso pubblico agli inizi dell’estate con il quale invitavo tutte le imprese di Policoro a partecipare ad un pubblico incontro sui lavori in città. Alla riunione tenutasi nella sala consiliare le stesse hanno apprezzato la trasparenza dell’avviso e il coinvolgimento di tutti gli attori principali del mondo edile della città. E’ del tutto falso che la gara sia stata rinviata per tre volte in quanto nella prima seduta c’è stata l’istruttoria delle domande pervenute come da prassi, poi lunedì 13 il riaggiornamento e verbalizzazione della commissione e poi mercoledì 15 l’apertura delle buste. Tutta la procedura, fino alle due telefonate anonime, è stata rispettata e lo sciacallaggio fatto in questi giorni è la più triste pagina della storia della città. Dopo le telefonate anonime al Direttore generale siamo stati noi stessi, Amministrazione comunale, a denunciare l’accaduto alla locale compagnia dei Carabinieri (come da atto scritto) e a delegare il dirigente preposto sospendere la gara. Questa è per noi legalità ed imparzialità nella gestione della cosa pubblica. Inoltre vorrei ricordare che il ribasso del 7% scaturisce da una semplice media matematica tra il massimo e il minimo ribasso; oltretutto in altri Comuni limitrofi si aggiudicano lavori pubblici con un ribasso addirittura al di sotto di tale soglia. Le gare fino a 500 mila euro si possono assegnare anche a trattativa privata e quella del rondò è di 315 mila; però sempre in ossequio al principio di legalità abbiamo preferito aprirla a tutti, circa 20 imprese, a presentare l’offerta per l’aggiudicazione, cosa avvenuta puntualmente”. Infine conclude: “Noi abbiamo sospeso la gara. A questo punto sarà la magistratura, di cui noi abbiamo fiducia, a decidere se confermare l’iter amministrativo o dare corso a nuova gara”. Anche il sindaco, Nicola Lopatriello, è intervenuto sulla vicenda: “Noi siamo innocentisti e garantisti fino all’ultimo grado di giudizio, loro, i nostri accusatori, giustizialisti e forcaioli. Stiamo parlando di ipotesi di reato tutte da valutare nel merito. Non c’è stata nessuna anomalia per noi. La procedura è legittima, come tutti gli atti del Comune, e lo abbiamo dimostrato anche in altre vicende giudiziarie. Però da oggi in poi, data la pochezza politica dei nostri avversari, di fronte ad accuse palesemente infondate ci difenderemo nelle sedi opportune. E a tal proposito sono già partite due querele”.

giovedì 16 settembre 2010

CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO; CIMICI NEL MIO COMPUTER, NELLA STANZA E IN QUELLA DEI DIRIGENTI E DI QUALCHE ASSESSORE.

Stamattina Conferenza Stampa del Sindaco per informare i cittadini che nella giornat di ieri sono state ritrovate delle Cimici nel suo computer, nella sua stanza e in quella dei dirigenti e di qualche assessore, introdotte nella casa comunale da ignoti ( a meno che ci sia stato un tentativo di spionaggio politico, l'unica ipotesi plausibile è una indagine giudiziaria in corso). Nella conferenza stampa il sindaco ha denunciato l'accaduto e dichiarato sconcerto. Nulla ha detto sull'accadimento di ieri, rispetto alla gara per l'affidamento dei lavori per la realizzazione di un rondò, nei pressi dell'ospedale. Ricordiamo a quanti non avessero letto il post precedente che la gara è stata sospesa perchè il Dott. Latronico avrebbe ricevuto una telefonata anonima che segnalava un tentativo di turbativa d'asta e che lo stesso avrebbe informato, immediatamente, i carabinieri e fatto verbalizzare il tutto, nella seduta di gara. Rispetto alla denuncia anonima e alla dichiarazione del Dott. Latronico, il Presidente di Gara, Ing. De Marco non ha aggiudicato la gara, rimandando il tutto alle determinazioni del Direttore Generale. Sempre per corretta informazione, pare che la gara sarebbe stata aggiudicata, in condizioni normali, con il 7% circa di ribasso, ampiamente inferiore alla media dei ribassi nelle gare del comune di Policoro. Mi sarei aspettato una qualche posizione, in merito, da parte del Sindaco che però non è arrivata. Nelle prossime ore provvederò a richiedere tutta la documentazione di gara. Penso che sminuire la vicenda è rischioso, bisogna analizzare i fatti e correre ai ripari.

mercoledì 15 settembre 2010

CRONACA DI UNA GIORNATA....NERVOSA!

Oggi, come stabilito dal Presidente della Commissione per l'aggiudicazione dei lavori per la realizzazione del rondo' dell'Ospedale, era prevista la nuova seduta per l'apertura delle offerte, messe sotto chiave, nella stanza del dirigente Ing. Viceconte. Abbiamo raccontato il viaggio della chiave a Roma e segnalato le malelingue che in città vociferavano una presunta turbativa d'asta orchestrata da ignoti e rimandavamo la verifica dell'attendibilità delle malelingue a gara chiusa. Stamattina, però, a confermare le voci, insistenti, è stata una telefonata anonima al Segretario Comunale che segnalava, a quanto e dato sapere, un tentativo di turbativa d'asta perchè sarebbero state concordate le coordinate di ribasso tra 1-10%. Dopo la telefonata, panico generale e ricerca di cimici nelle stanze, oltre all'azione meritoria del Dott. Latronico che denunciava il tutto ai Carabinieri e ne lasciava traccia nel verbale di gara, con dichiarazione spontanea. Anche in sede di gara, dopo tensioni varie, l'agitazione era palpabile, tanto che il Presidente di Gara, con azione meritoria, decideva di non assegnare la gara e di rimandare alle determinazioni del Direttore Generale. Per la cronaca, purtroppo, le malelingue e l'anonima telefonata avevano ragione perchè la gara sarebbe stata affidata con il 7% circa di ribasso. Una percentuale anomala rispetto ai ribassi medi riscontrati nelle gare del Comune di Policoro. Ci dispiace dover registrare una pagina buia nella storia della nostra città ma credo sia arrivato il momento di porci il tema della legalità, della moralità e dell'etica in politica, anche nella nostra ridente cittadina. Così non si può andare avanti, viviamo un degrado morale che va aggredito e non assecondato ed è questo che mi impegnerò a fare in consiglio e nella città!
Queste sono notizie di palazzo e se qualcosa dovesse non rispondere a completa verità, ne chiedo scusa, in anticipo, ai lettori ed agli interessati, garantendo sin da ora il diritto di replica e non volendo infangare la onorabilità di nessuno. Mi è sembrato doveroso raccontare la storia, ricostruita, di una giornata particolare.

martedì 14 settembre 2010

GARA RONDO' OSPEDALE; TERZO RINVIO. IL DIRIGENTE SI PORTA LE CHIAVI DELLA CASSAFORTE A ROMA.

Sono tre i rinvii della gara per l'affidamento dei lavori del rondò dell'Ospedale. L'ultima volta, a dire dei rappresentatnti delle imprese, perchè il dirigente del settore Ing. Viceconte si è portato le chiavi della cassaforte, dove erano depositate le buste della gara, a Roma. Singolare incidente di percorso atteso che il Presidente della Commissione è L'Ing. De Marco e che solo lui avrebbe dovuto custodire le buste, in luogo sicuro. L'Ing. Viceconte mi potrà rispondere che la cassaforte è nella sua stanza ma avrebbe potuto consegnare le chiavi al Segretario Comunale. Vedremo se domani, dopo tre rinvii e molto chiacchiericcio in città, avremo il nome dell'impresa aggiudicataria e magari solo allora verificare l'infondatezza del si dice messo ad arte dalle malelingue di mestiere.

lunedì 13 settembre 2010

ABUSIVISMO EDILIZIO; ANONIMATO MEZZO DI DENUNCIA VALIDO?

Da informazioni assunte presso uffici comunali ho risontrato che arrivano all'attenzione dell'ente comunale, moltissime denunce anonime, relative a presunti abusivismi edilizi. Mi sorge spontaneo chiedere al Sindaco quali criteri adotta l'ufficio preposto per la redazione dei programmi giornalieri di ispezione? Di seguito la interrogazione a risposta orale.


Labriola Francesco
Consigliere Comunale PD
Via Paride,41.
75025 POLICORO (MT)


Al Sindaco di Policoro
Nicola Lopatriello


Oggetto: Attività Ispettiva per lotta abusivismo edilizio.


Considerato che da informazioni assunte presso uffici comunali sono poche le denunce di liberi cittadini e molte quelle ci cittadini che preferiscono nascondersi dietro l’anonimato, per denunciare abusivismi edilizi nella nostra città;

Tenuto conto che la giurisprudenza impegna l’ente pubblico ad accertare eventuali violazioni denunciate da liberi cittadini e non riconosce la valenza giuridica dell’anonimato, molte volte utilizzato come mezzo per buttare fango su onorati cittadini;

CHIEDO

Quali sono i criteri adottati, dall’ufficio preposto, per la redazione del programma ispettivo giornaliero e se tra i criteri vi è anche la considerazione di denunce anonime. CHIEDO, infine, se viene rispettato l’ordine cronologico delle segnalazioni e\o denunce presentate.
Policoro lì 12 settembre 2010.


Consigliere Comunale PD
Francesco Labriola

VOLEVO FARE LA SCRITTRICE: NASCONDO LA LAUREA PER ESSERE DEGNA DI SERVIRE AI TAVOLI.

Si è concluso domenica l' EuroGeneration, organizzato dai giovani democratici di Basilicata, al quale hanno partecipato giovani democratici di ogni parte del Sud Italia. Una scuola di politica che ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti del Pd e del mondo associativo di Basilicata. Tanti i temi affrontati compreso quello del lavoro, al quale ho partecipato, ascoltando il contributo di CGIL, CISL e UIL, rappresentanti dello stesso mondo ma con analisi e prospettive diverse. A loro e ai giovani democratici avrei voluto chiedere di commentare la lettera di una giovane laureata lucana, inviata e pubblicata dalla rivista VANITY, una giovane, come tante del nostro SUD che vuole crescere ma che subisce le angherìe di una politica borbonica.
Caro direttore,
volevo fare la scrittrice, la giornalista, la poetessa. Non ho saputo combattere, al primo spintone sono caduta. Eppure lo sento ancora battere il mio cuore quando scrivo. Eppure l'ho ben fissa nella mente l'immagine della gloria raggiunta con i temi al liceo, penso alle pagine consumate dei libri, al profumo della biblioteca, a quell'ineguagliabile senso di pace che per anni mi ha fatto sentire invincibile, al senso del dovere che come un bruchetto si trasformava nella farfalla di nome " Passione". Le domeniche passate a studiare; ma non è un sacrificio, a me piace e un giorno la vita mi ripagherà di tutto, dicevo a me stessa. La lotta per un 30 e lode che pensi possa cambiare il corso della tua esistenza: la scelta della tesi più difficile, con il professore più stronzo, per dimostrare ( ma a chi?) che tu puoi, e dopo stringila quella tesi fra le mani, stringila come una reliquia del sudore e della fatica, il trofeo del nulla che è il tuo tutto, stringila quando la rabbia ti soffocherà e vorrai farne un falò. Quando ti verrà un pò da ridere e un pò da piangere, sentendo parlare di scuola più severa, stringili fra le mani i tuoi titoli, appendili al muro e ricorda di spolverarli ogni tanto. Scrivilo sulla targhetta del citofono chi sei, almeno ogni volta che tornerai a casa ti ricorderà quale percorso hai seguito. Ogni tanto mi fermo ad ascoltare un tg che racconta le notti brave dei giovani nei più fighi locali notturni, bugiardi: raccontate dell'Italia vera e la vita di chi sogna una normalità. Dite dei giovani costretti a dimenticarsi di se stessi, a non citare nel curriculum i propri titoli per non essere " troppo", per essere degni di servire ai tavoli o vendere pacchetti televisivi e contratti telefonici per due mesi e poi a casa, di nuovo, e ancora e ancora e ancora.
UN COMICO HA DETTO:
"NEL MIO CASSETTO SONO RIMASTE SOLO LE MUTANDE,
I SOGNI NON CI SONO PIU'

giovedì 9 settembre 2010

Lopatriello e le due facce di una stessa medaglia.

Il Comunicato stampa del Sindaco di Policoro Nicola Lopatriello, sulla morte di una giovane madre, dopo il parto di due splendidi gemellini, per cause da accertare, è solo una, delle facce di una stessa medaglia. Infatti, mentre nel Comunicato Stampa dimostra equilibrio e responsabilità, dichiarando di voler attendere gli esiti dell’autopsia e delle indagini della Magistratura, poche ore prima, in una telefonata in diretta alla trasmissione Gran Mattino di Basilicata Radio Due, si produceva in sentenze senza appello, condannando di fatto l’operato dei Sanitari del Giovanni Paolo II e criticando la Regione Basilicata, nella persona dell’Assessore Regionale MARTORANO, per aver aperto un procedimento inutile, avendo, lui, già individuato le responsabilità di tutto il peggio, nella politica sanitaria regionale,improntata, a suo dire, su selezione clientelare del personale sanitario, buttando benzina sul fuoco. E’ opportuno evidenziare che, non più tardi di un mese fa’, LOPATRIELLO ebbe parole di elogio per l’opera meritoria e altamente professionale dei Sanitari del nosocomio policorese. Delle due, una. In questi casi la cautela è d’obbligo e fermo restando il Cordoglio alla Famiglia è utile che le indagini facciano chiarezza su un episodio drammatico. Fino ad allora non ci possono essere ne colpevoli e ne innocenti. Troppe volte il nostro sindaco assume posizioni a cuor leggero,dimenticando che la sua responsabilità istituzionale gli impone cautela, soprattutto in momenti come questi. La mia, non è assoluzione ma nemmeno condanna, attendo semplicemente i risultati delle indagini. Tutti abbiamo interesse a che il nostro Nosocomio sia altamente professionale e per questo auspico che il lavoro di riorganizzazione messo in campo dalle politiche regionali guardi , esclusivamente alla salute dei cittadini.

martedì 7 settembre 2010

Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.

"Ma come fanno a prepararsi a mirare al mio viso e alle mie mani, a lanciarmi pietre? Perché? Dite a tutto il mondo che ho paura di morire." Sakineh Mohammadi-Ashtiani

AVVISO AI NAVIGANTI; L'ITALIA VA A ROTOLI

RIFLETTIAMO, L'ITALIA COSI' VA A ROTOLI. I PRESIDI DELLO STATO SONO INSUFFICIENTI E IMPOTENTI. MENTRE IL TEATRINO DELLA POLITICA SI OCCUPA DEI GOSSIP E DEL TOTO DATA ELEZIONI, IL PAESE REALE MUORE. OGGI MI SENTO UN PO LEGHISTA, COME LO ERA ANGELO VASSALLO. IL SUD DEVE SCOMMETTERE SUL FEDERALISMO POSITIVO e DEVE SFIDARE LA LEGA SUL BUON GOVERNO COME HA FATTO ANGELO. NON VANIFICHIAMO IL SUO SACRIFICIO MA VALORIZZIAMOLO, NON BISOGNA PERDERE TEMPO. HO VOLUTO PROPORVI UNA RIFLESSIONE DI CONCITA DI GREGORIO CHE SOLO UN MESE FA HA PUBBLICATO UN_INTERVISTA AD ANGELO, SULL_UNITA.
Ma in che Paese viviamo? Ma che Paese è quello dove un uomo giusto e mite - un pescatore che fa il sindaco - torna a casa la sera, attraversa in auto le strade di ogni giorno, saluta dal finestrino un amico, si ferma, la moglie lo aspetta a cena, tira il freno a mano che la strada è in salita, si volta e gli sparano nove colpi dal finestrino: alla testa, alla gola. Chi è stato? Perché? Come mai ad Acciaroli, una manciata di case qualche migliaio di persone, chi ha in carico la sicurezza dei cittadini - lo Stato, sì, lo Stato - non ha saputo dire dopo un'ora i nomi degli assassini? Eccoli, li hanno visti, si preparavano da giorni, il sindaco era minacciato, lo sapevamo, lo proteggevamo. Perché no? Certo, figurarsi: la camorra. Nove colpi, un'esecuzione, la camorra. Dunque di fronte all'entità astratta la parola vacilla, la ragione abdica: la camorra è tutti e nessuno, è nell'aria, è più potente è imprendibile. Quindi scusate: quali altre possono essere le emergenze di un paese dove il fantasma concretissimo di un killer implacabile agisce indisturbato, detta la sua legge, elimina i giusti che si azzardano a dire di no? Possiamo ancora parlare d'altro? Credo proprio di no, davvero. Penso che nell'Italia dove muore ammazzato Angelo Vassallo ogni altro dire si dovrebbe sospendere adesso. Ogni energia dovrebbe essere impiegata per rispondere prima alla paura di chi vede vanificati tutti i suoi sforzi di proporre legalità, onestà, dignità davanti alla resa di chi dovrebbe proteggerci. Siamo tutti sotto il tiro di quella pistola, tutti.
Ci sono cose che si fa fatica a raccontarle. Marco Giovannelli, che per l'Unità ha girato l'Italia in Vespa ad agosto, aveva incontrato Angelo l'11, abbiamo pubblicato l'intervista il 14. Il video che trovate sul sito raccoglie le sue ultime parole. Da allora Marco non faceva che parlarmene: è quello il Pd in trincea, il suo. Sta facendo cose incredibili. Lo hanno invitato in Cina per fargli raccontare del suo buongoverno e qui nessuno ne parla. Ha trasformato questo fazzoletto della provincia di Salerno in un paradiso. Gli ho chiesto della Lega, mi ha detto il federalismo è giusto, poi con una battuta: sono leghista anch'io. Intendeva: non lasciamo alla Lega una battaglia nostra. Gli imbecilli diranno ora che era diventato leghista, ma l'imbecillità è un cancro, lascia perdere. Vuoi venire a Varese a parlare di lui? Così sono andata: a Varese, sabato, a parlare anche di lui. Noi eravamo lì a proiettare davanti alla platea fittissima le sue immagini, a raccontare la storia di Pollica, a discutere del paradosso di un uomo di sinistra che deve ricorrere alla categoria del leghismo per dire che se uno risana il suo lungomare è assurdo che debba pagare pegno, così si indebolisce chi sta in trincea. Sabato sera, questo. I killer di Angelo Vassallo stavano probabilmente ripassando l'itinerario. Erano pronti, mancavano poche ore. Ma di cosa discutiamo, cosa parliamo a fare se poi lasciamo che Angelo Vassallo muoia così? Andiamo tutti al suo funerale, a migliaia: pretendiamo dalla politica e dal governo una risposta adesso. Non lasciamo correre, questa volta. Se lo faremo sarà perché siamo già morti. Morti con lui, e anche prima di lui.
Fonte: Scritto da Concita Di Gregorio Direttore L'UNITA'

lunedì 6 settembre 2010

COMUNE DI POLICORO; FAR VIVERE LA STRAHERACLEA.

Negli ultimi dieci anni, grazie all'attivismo di associazioni sportive, culturali e musicali, si sono consolidate delle iniziative che sono, ormai, appuntamenti fissi che valorizzano l'immagine della città, fuori dai confini regionali. Fra queste c'è la STRAHERACLEA che, grazie all'impegno dell'instancabile Giggino Cappucci è tappa fissa per centinaia di amanti della corsa su strada e di apprezzamento a livello nazionale. Per far vivere queste iniziative, oltre all'impegno di Giggino c'è bisogno di risorse finanziarie che a causa della crisi economica, sono sempre meno quelle provenienti dai privati e se a questo si aggiunge il mancato rispetto degli impegni del pubblico la fine è dietro l'angolo. Ho voluto, per questo, interrogare il sindaco affinchè non si assuma la responsabilità della morte di una iniziativa voluta con il cuore e fatta vivere a costo di sacrifici.

Labriola Francesco
Consigliere Comunale PD


Al Sindaco di Policoro

All’Assessore allo Sport





Oggetto: Interrogazione a risposta orale. –PATROCINIO STRAHERACLEA-.



Tra le iniziative culturali, musicali e sportive che esportano il buon nome della nostra città, fuori dai confini regionali, vi è, ormai da anni, l’appuntamento sportivo della STRAHERACLEA, iniziativa pensata e voluta, fortemente, dal suo patron Luigi Cappucci, per la quale, ogni anno, occorrono dispendio di energie e risorse finanziarie. Per la buona riuscita della corsa su strada molti enti pubblici e privati hanno garantito negli anni un congruo sostegno economico, che ha di fatto permesso la crescita della manifestazione tanto da essere appuntamento fisso per centinaia di atleti, amanti della corsa su strada. Negli ultimi due anni ( 2009-2010 ), nonostante gli impegni assunti da sindaco ed assessori e pur essendo stata inserita nel programma del cinquantenario della città, nessuna risorsa finanziaria è stata riservata alla STRAHERACLEA pregiudicandone la possibile edizione 2011, con grave danno all’immagine della città,



CHIEDO

Al sindaco se è intenzione dell’amministrazione mantenere fede agli impegni, con il riconoscimento di quanto garantito a piu’ riprese, per la continuazione di una esperienza positiva per la città, in termini di valorizzazione dei valori dello sport, di crescita socio-economica e turistica .


Policoro lì 06 settembre ’10


Consigliere Comunale PD
Francesco Labriola

domenica 5 settembre 2010

SPUNTI DI RIFLESSIONE

Ultima barzelletta

Nei momenti cruciali torna sempre a vendere tappeti. Voi direte: ai suoi trucchetti da baro non ci crede più nessuno, nemmeno un ragazzino si farebbe più incantare dal gioco delle tre carte dopo averlo visto in azione migliaia di volte. Non è detto: avendo ridotto gli italiani ad un popolo ipnotizzato dall'avanspettacolo di tv e di governo è possibile che invece molti stiano lì incantati dall'affabulatore in parrucca.


La barzelletta di oggi è che Silvio B. dice che del processo breve non gli importa più. Dopo aver paralizzato l'attività legislativa e di governo per anni al solo scopo di scrivere e far scrivere leggi che lo salvassero dai processi, che gli garantissero l'immunità e l'impunità (per sé e per la cricca, che dopo la pausa estiva torna protagonista delle cronache) ora all'improvviso con una delle sue videocassette il venditore annuncia che no, invece, il processo breve non è più la sua priorità. Come mai? Cos'è successo? Tanto per cominciare naturalmente non è vero. Lo stuolo di deputati-avvocati personali ministro di giustizia compreso sono già lì a studiare una via di fuga alternativa provvisoria: non allo snellimento del processo, richiesta sacrosanta che si otterrebbe dando più denaro e più mezzi a chi dei processi si occupa, ma alla salvaguardia del Capo sì da evitare l'odiosa eventualità dell'interdizione dai pubblici uffici, norma accessoria che come capite gli impedirebbe di fare, per dire, il presidente della Repubblica in un futuro prossimo. Lo dice, Silvio B., solo perché ha ben chiaro che votare in queste condizioni non gli conviene, ha paura del voto con la Lega che cresce Tremonti che incombe e Fini che scalpita. Dunque allestisce il tavolino con la merce e parte il baratto: io tolgo dal tavolo il processo breve, dice, in cambio voi finiani tornate tutti a Canossa, lasciate perdere Gianfranco e tornate da me che siccome sono buono vi offrirò un seggio sicuro alle prossime elezioni, vi perdonerò la scappatella. A parte la visione mercantile della politica qui ridotta a vero baratto (minacce, ricatti, promesse, tutto il repertorio) a parte lo squallore di quello che Farefuturo chiama il pifferaio di Arcore, voi ci credereste? Vi fidereste? E la dignità politica? E quella umana? Beni di lusso, di questi tempi.
Dice poi B. che la legge elettorale è perfetta: funziona benissimo. La porcata è l'ideale. Difficile, in queste condizioni, immaginare che ci sia anche una vaga possibilità di cambiarla. Conviene, lo diciamo da tempo, cominciare ad attrezzarci per una controffensiva dal basso. Le primarie di circoscrizione sono la nostra proposta. Sarebbe un inizio: contiamo chi dice di no, poi valutiamolo.


La convulsa giornata di ieri, solo un assaggio dell'autunno che ci aspetta, ha fatto registrare la prevedibile contestazione di Schifani ospite della festa del Pd. Schifani è Schifani, conosciamo bene la sua biografia e il suo profilo. Una contestazione è una contestazione, un rischio che fa parte del mestiere. Forse affrontarlo senza esasperare i toni, senza farne un'emergenza democratica aiuterebbe ad occuparsi delle questioni serie, dei problemi reali, delle emergenze che davvero abbiamo davanti. Senza lasciarsi distrarre, che sono già in molti - mi pare - abbastanza distratti da quello che conta davvero.
Fonte: Concita De Gregorio " Direttore L'Unità "



COMMENTI 28

sabato 4 settembre 2010

COMUNE DI POLICORO; INCARICHI ESTERNI SENZA REGOLE

POLICORO - "Incarichi esterni senza regole"

Il consigliere Franco Labriola denuncia l'inadempienza dell'Amministrazione. "La Corte dei conti obbliga i Comuni a predisporre il regolamento, ma non c'è"





POLICORO – “Il Comune di Policoro è inadempiente rispetto ai contenuti della legge numero 244 del 2007 in materia di anagrafe degli incarichi. E' sicuramente in buona compagnia, ma questo non giustifica una mancanza di questa portata. Abbiamo fior di dirigenti e direttore generale, perché non si è inviato il regolamento per l'affidamento di incarichi alla Corte dei Conti? Il regolamento risponde ai dieci principi dettati dalla Corte? Quanti incarichi rispondono ai principi della Corte?” Ad affermarlo ed a porsi questi interrogativi è il consigliere comunale del Partito democratico al Comune di Policoro, Franco Labriola, che lo scorso 25 agosto ha provveduto a protocollare un’interrogazione a risposta scritta al sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ed ai dirigenti del primo, secondo e terzo settore dell’ente con la quale l’esponente dell’opposizione chiede “di sapere se il Comune di Policoro è dotato di regolamento per affidamento incarichi esterni, rispondente alla legge 244/2007 e precisamente ai dieci principi dettati dal Corte dei Conti di Basilicata, nella delibera n. 49/2010; se gli incarichi esterni affidati dal 2008 al 2010, nei vari settori di competenza, sono rispondenti alla legge 244/2007; se gl’incarichi affidati sono stati regolarmente pubblicati sul sito web del comune, secondo quanto previsto dalla legge 244/2007e se si a quale data; se tutti gli atti degl’incarichi superiori a 5000 Euro sono stati inviati alla Corte dei Conti di Basilicata”. Abbiamo chiesto a Labriola di essere più esplicito sul contenuto dell’iniziativa intrapresa. “La Corte dei Conti - Sezione di controllo per la Basilicata – ha spiegato a “Il Quotidiano - ha fatto pervenire a tutte le amministrazioni locali di Basilicata, la delibera numero 49/2010/REG, facendo seguito alle delibere numero 6/2008 e numero 16/2008. Le delibere richiamate invitavano gli enti locali di Basilicata a redigere il regolamento per affidamento di incarichi esterni, rispondenti alla legge numero 244/2007 e a trasmetterli alla Corte per la verifica di merito, così come previsto dalla legge richiamata. Provvedevano all’invio dei regolamenti, dopo l’approvazione dei consigli comunali alcuni enti locali di Basilicata, altri, invece, non hanno inteso rispondere alla richiamata norma, pur in presenza di una chiara inadempienza, sanzionata, secondo la legge, attraverso l’accertamento di danno erariale, in caso di affidamenti di incarichi in contrasto con la legge. Di un cospicuo numero di comuni inadempienti – ha continuato - fa parte il nostro Comune che rispetto a tanti piccoli comuni ha una aggravante, rappresentata dal fatto che, essendo un comune ricco come ha recentemente dichiarato il nostro sindaco si può permettere fior dirigenti e direttore generale ben pagati e che per questo soddisfano il buon andamento dell’amministrazione o almeno dovrebbero perché se prendiamo a riferimento questo incidente di percorso, credo che molto di più si dovrà chiedergli. Quello che, oggi, deve preoccuparci è se gli incarichi esterni affidati in questi anni sono rispondenti alle norme richiamate e se gli stessi sono stati comunicati alla Corte, così come previsto per tutti quelli superiori a 5000 euro. Come interessante sarebbe l’analisi di tutti gli incarichi rispetto ai dieci principi dettati dalla Corte dei Conti di Basilicata. Dall’analisi di questa vicenda, pare che il ministro Brunetta – ha concluso Labriola - sia indigesto a molti nella maggioranza di centro destra, visto che le sue iniziative sono intese al contrario”.

venerdì 3 settembre 2010

FUNERALI DELLA SCUOLA PUBBLICA; STORIE VERE!

LEGGERE PER CAPIRE; NULLA DA AGGIUNGERE.

"Calpestati 14 anni di sacrifici
per loro siamo solo dei numeri"Caterina, in ospedale dopo otto giorni di sciopero della fame: "Pur di lavorare ho accettato di lasciare mio marito e tre bambini e di andare a Brescia. Ora tutto viene cancellato"
di MARIA NOVELLA DE LUCA


ROMA- "Sono figlia di un agricoltore e ho l'orgoglio di essere diventata maestra elementare. Ai miei tre figli ho insegnato il rispetto e la passione per la scuola, ho lavorato nei quartieri a rischio di Palermo, dove i bambini bisognava andarli a cercare nei vicoli e nei cortili per farli entrare in classe e "rubarli" alla criminalità che li assolda e li sfrutta. Pur di lavorare ho accettato di lasciare mio marito e i miei tre figli e di andare al Nord, in una scuola di Brescia, vivevo in una stanza d'albergo, cucinavo in un angolino, dei 1300 euro di stipendio non rimaneva nulla, ma non importa, ripartirei domani... E adesso questi 14 anni di precariato vengono cancellati, calpestati da un ministro che si rifiuta anche di incontrarci. Sì, lo so, corro un grave rischio a continuare lo sciopero della fame, soffro del morbo di Crohn e i medici sono stati chiari. Ma qui in gioco c'è il futuro di migliaia di famiglie, dei nostri figli e della scuola pubblica. Come può questo governo essere così cieco e sordo?"
Distesa su una barella del Pronto Soccorso dell'ospedale "San Giovanni" di Roma, Caterina Altamore, 37 anni, insegnante precaria di Roccamena provincia di Palermo, all'ottavo giorno di digiuno, racconta la sua battaglia, la durezza delle ultime settimane, il presidio davanti a Palazzo Chigi, "in tenda, con i topi che si infilavano dappertutto, le notti improvvisamente diventate fredde" fino alla delusione di ieri, dopo il rifiuto secco della Gelmini, "no, non incontrerò i precari". Un muro. Una barriera. "Per loro siamo numeri, roba da niente", mormora. E aggiunge: "Il ministro dice che siamo politicizzati? La sfido a dire qual è la mia tessera".

Poi nel pomeriggio il malore, la corsa in ospedale con il 118, ma Caterina è una donna forte, decisa, occhi scuri fermi e diretti, mentre attende che la flebo di glucosio le restituisca le forze risponde al telefono, rassicura tutti. La sorella da Palermo, il marito Angelo Moscatelli, i colleghi: "Sto bene, sto bene, adesso torno al presidio, non vi preoccupate...". Anche lì in corsia si accende la solidarietà. Pazienti, infermieri: "Stanno distruggendo la scuola, resistete".

Caterina Altamore ringrazia, sorride, anche se il foglio di dimissioni non lascia dubbi: "Deve riprendere ad alimentarsi il prima possibile" scrivono i medici. Ma Caterina, ormai il simbolo di questa protesta durissima che sta saldando Nord e Sud contro i tagli che hanno espulso dal mercato del lavoro migliaia di insegnanti, va avanti. "Lo faccio per i miei figli, a cui ho comunicato l'orgoglio per lo studio e per il sapere, e infatti hanno la media del 10. Ma lo faccio per i ragazzi di tutta Italia, a cui questi tagli travestiti da riforma stanno togliendo il diritto costituzionale ad avere una scuola pubblica che funzioni, e non con classi di 40 alunni e le aule fatiscenti. Lo faccio per quei bimbi del "Capo" di Palermo, quelli che avevo in classe, e che senza tempo pieno resteranno per strada, in attesa di diventare soldati della mafia. E per noi, vite da precari, disposti a tutto pur di fare gli insegnanti, anche appunto a lasciare i miei tre bambini in Sicilia e andare in Lombardia".

Nuovi migranti tra i migranti, e in gran parte donne, aggiunge Caterina. "Perché non è vero che la gente del Sud non si muove, non si sposta. A Brescia l'esperienza è stata bella e importante, lì ci sono ricchezza, strutture, ma il taglio di fondi sta demolendo anche quel mondo. Un anno di viaggi e di valige, di nostalgia, e meno male che a casa c'erano mia madre e mia suocera...". La famiglia appunto. Un punto fermo per Caterina, cattolica praticante, che si è sposata a 21 anni, e poi con Angelo ha fatto tre figli. "Ma non ho mai saltato una supplenza, ogni volta che mi è stato dato un incarico l'ho portato fino in fondo, e ancora oggi ho lo stesso entusiasmo, credo davvero che le cose possano cambiare, la gente se ne sta accorgendo, certo la cosa assurda è che per parlare di scuola pubblica ci voglia il gesto estremo dello sciopero della fame".

Dimessa dall'ospedale Caterina torna al presidio davanti a Palazzo Chigi. Il referto sotto il braccio. L'avvertenza di smettere il digiuno e di bere il più possibile. Il morbo di Crohn è una malattia grave, provoca ulcere e lesioni interne. "Senza lavoro per me sarà anche più difficile curarmi, la Sanità in Sicilia è così distrutta che spesso devo utilizzare le strutture private e una colonoscopia costa anche mille euro". Un velo di tristezza, di preoccupazione. Ma è un attimo. Caterina torna allegra. "Meno male che da ieri sera è arrivato il camper della Cgil. Ora la notte sarà meno dura". Ad aspettarla lì, come ormai da giorni, gli altri colleghi con cui condivide lo sciopero della fame, Giacomo Russo e Salvo Altadonna. "Quanto andrò avanti? Fino a che non avremo delle risposte, fino a che le forze me lo permetteranno. I miei figli? Lo sanno e mi sostengono. Mio marito? E' preoccupato, ma sa che io non mi fermo. Non posso. Corro un rischio, è vero, ma è una battaglia di civiltà".

giovedì 2 settembre 2010

FUNERALI DELLA SCUOLA PUBBLICA; I PROTAGONISTI PIANGONO...

Su Basilicatanet è pubblicata la nota che riporto integralmente di un'intervento del Consigliere regionale Mattia, della PDL, rispetto alla situazione drammatica di centinaia di precari della scuola in Basilicata che,a causa delle politiche sciagurate del Ministro Gelmini e del suo Sottosegretario Guido Viceconte, rimmarranno a casa senza lavoro. La nota si commenta da se, il Consigliere Regionale Mattia, indirizza alla regione cio' che dovrebbe invece inviare con posta celere al suo Ministro ed al suo sottosegretario. E' come se i protagonisti di un omicidio vanno a piangere il morto al funerale. Giudicate voi!

Mattia: quali provvedimenti per precari scuola?
01/09/2010


Il consigliere Mattia ricorda che “in questi giorni sono previste le convocazioni di docenti e personale Ata precari della scuola presso gli Uffici scolastici provinciali di Potenza e di Matera per l’assegnazione delle sedi e che, come riferiscono gli organi di informazione, si stanno verificando non pochi disagi per il personale della scuola in una situazione segnata da grande disorganizzazione ed incertezza”.

“A due settimane dall’inizio dell’anno scolastico 2010-2011 – sottolinea Mattia - non si conoscono ancora i numeri precisi relativi alle cattedre e ai posti Ata in tutte gli istituti di ogni ordine e grado delle due province e di conseguenza i cosiddetti ‘esuberi’ e, anche in questa occasione, come è già accaduto alla vigilia del precedente anno scolastico, non si ravvisa alcuna iniziativa di raccordo tra la Regione e gli Uffici scolastici provinciali di Potenza e di Matera e Regionale della Basilicata e tanto meno con il Ministero alla Pubblica istruzione, per svolgere, sulla base delle rispettive e specifiche competenze, la propria attività rivolta a garantire responsabilmente il normale avvio delle attività didattiche”.

Tutto ciò premesso, il consigliere Mattia interroga l’assessore Mastrosimone per sapere: “cosa intende fare per favorire, innanzitutto, normali e proficue relazioni con gli Uffici competenti periferici del Ministero alla Pubblica Istruzione e quanti sono i cosiddetti ‘esuberi’ di organico, sia per il personale docente che per quello amministrativo e tecnico previsti nelle scuole della Basilicata per l’anno scolastico 2010-2011”. Mattia chiede, inoltre, notizie in merito al “bilancio dello svolgimento del Programma denominato ‘Rafforzamento e qualificazione dell’offerta formativa scolastica’, con un investimento di 8 milioni di euro provenienti in larga parte del Po-Fse, nell’anno scolastico scorso finalizzato all’impiego di docenti precari in progetti didattici decisi autonomamente dai singoli istituti superiori e finanziati dalla Regione”.

Il consigliere del Popolo della libertà chiede, anche, di conoscere: “quali azioni sono state svolte per la seconda annualità dello stesso Programma relativo all’anno scolastico che sta per iniziare; quali azioni sono state messe in campo, sulla base delle specifiche competenze istituzionali della Regione, per garantire la completa attuazione del Piano di dimensionamento scolastico 2010-2011 definito allo scadere della passata legislatura regionale e se non si ritenga opportuno tenere un’informativa completa ed esauriente della situazione, in attesa della ripresa dei lavori del Consiglio regionale, almeno alla Commissione consiliare permanente competente”.

mercoledì 1 settembre 2010

COMUNE DI POLICORO; ASILO NIDO E CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO;

L'amministrazione comunale, per il rispetto degli impegni assunti per la gestione di servizi comunali si avvale di Contratto stipulato tra le parti. Per la gestione dei servizi alla persona, la prima norma che va rispettata, in caso di utlizzo di personale, è il Contratto Nazionale di Lavoro. L'ente pubblico non puo' affidare servizi sotto costo che pregiudicano, di fatto, il rispetto dei contratti nazionali di lavoro. Per l'affidamento, a seguito di gara pubblica, del servizio di gestione dell'ASILO NIDO COMUNALE, il Consorzio " LA CITTA' ESSENZIALE" si è impegnato, nei confronti del comune, al rispetto del Contratto Nazionale di Lavoro " Servizi Sociali". Le notizie del mancato pagamento di tre mensilità alle lavoratrici della cooperativa " ALBERO AZZURRO", gestore del servizio, associata del Consorzio, avrebbero dovuto indurre il Comune di Policoro a verificare la fondatezza della notizia e in caso affermativo, diffidare la cooperativa al rispetto degli impegni assunti, pena la REVOCA dell'AFFIDAMENTO. Con l'interrogazione a risposta orale, CHIEDERO' al Sindaco ed al Vice Sindaco quali iniziative sono state attivate e se non intendano incaricare il dirigente di settore a verificare la possibilità di attivazione della REVOCA dell'Affidamento per mancato rispetto degli impegni assunti.


Labriola Francesco
Consigliere Comunale PD


Al Sindaco di Policoro

Al Vice Sindaco di Policoro





Oggetto: Interrogazione a risposta orale. -GESTIONE ASILO NIDO-.



Visto l’affidamento del servizio di gestione Asilo Nido al Consorzio CITTA’ ESSENZIALE;

Considerato che nelle more del contratto stipulato è previsto il rispetto del Contratto Nazionale di Lavoro, categoria servizi sociali;

Tenuto conto che da notizie acquisite, le lavoratrici assunte dalla cooperativa L’ALBERO AZZURRO, gestore del servizio, associata al Consorzio LA CITTA’ ESSENZIALE, non percepiscono lo stipendio da tre mesi;



CHIEDO

di sapere se il mancato pagamento delle spettanze contrattuali, delle lavoratrici impegnate nel servizio, è motivo VALIDO, secondo il contratto stipulato, di REVOCA dell’affidamento, atteso che il Piano economico di gestione dell’Asilo Nido, da me contestato, garantiva il pieno rispetto del Contratto Nazionale di Lavoro e, se è intenzione della giunta, dare mandato, con delibera di indirizzo, al dirigente del 1° settore a verificare quanto segnalato ed in caso positivo, ad attivare le procedure per la REVOCA dell’affidamento per mancato rispetto degli impegni assunti.
Policoro lì 01 settembre ’10


Consigliere Comunale PD
Francesco Labriola