martedì 31 maggio 2011

LA PDL VA ALL'OPPOSIZIONE. ORA I NUMERI SONO, VERAMENTE, RISICATI.

La sezione del PDL di Policoro, il direttivo, unitamente al coordinatore cittadino componente del coordinamento provinciale, Rocco Leone, "esce dalla maggioranza di questa amministrazione sentendosi tradita e schernita, non potendo consentire a nessuno, e neppure al Sindaco Lopatriello che sempre abbiamo sostenuto e difeso, personalmente e politicamente, di porre in essere scorrettezze prima umane e poi politiche". E' questo il messaggio del comunicato stampa diffuso oggi e che continua spiegando le ragioni di tale decisione: perché "il Sindaco non ha inteso accogliere le proposte avanzate dal partito e dalla sezione di azzeramento della giunta, predisposizione di un documento programmatico volto a riqualificare l’amministrazione nominando una giunta tecnica che non tenesse conto della ambizioni personali ma mirasse a dare nuova spinta propulsiva all’organo tecnico per dare risposte concrete e certe a questa comunità, così come dimostrato dalla giunta Leone –giunta approvata dallo stesso Sindaco- in soli 50 giorni di operatività; le scelte perseguite dal Sindaco hanno sovvertito clamorosamente ed in maniera inequivocabile la volontà popolare che ha eletto una coalizione di centro destra non rappresentata dalla attuale maggioranza che non garantisce più quella comunione di intenti da cui eravamo animati all’inizio del nostro percorso amministrativo e le deleghe rilasciate agli assessori Lasaponara e Siepe, dichiaratisi appertenenti al PDL di Policoro, non sono state condivise con il partito ma devono pertanto ritenersi accettate dagli stessi unicamente a titolo personale e come tali non riconosciute dal partito".

giovedì 26 maggio 2011

RISOLUZIONE MARGIOTTA SU ALLUVIONE IN BASILICATA.

COMUNICATO STAMPA


Governo battuto alla Camera, in Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici sulla risoluzione Margiotta relativa agli eventi alluvionali in Basilicata.

Il Governo è stato battuto oggi pomeriggio, in Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici, sulla risoluzione Margiotta, sottoscritta anche dalle deputate Mariani, capogruppo del PD in commissione, e Braga, responsabile del partito sui dissesti idrogeologici, inerente gli eventi alluvionali in Basilicata.


La risoluzione impegna il Governo a reperire risorse per sostenere la Regione Basilicata alfine di fronteggiare le conseguenze delle calamità naturali avvenute tra fine febbraio e primi di marzo, nonché a modificare l’articolo del mille proroghe che prevede che le regioni debbano fare fronte a tali esigenze aumentando le tasse ai cittadini dei territori colpiti.

Il 3 maggio il Presidente De Filippo aveva svolto una audizione presso la Commissione.

“Il Governo ha espresso sulla risoluzione - afferma Margiotta, vicepresidente Commissione Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici – un parere negativo, paradossale, vergognoso e disinformato, articolato in nove lunghe ed inaccettabili pagine, volte a dire, in sostanza, che la regione se la deve vedere da sola, senza alcun aiuto dello stato. Nella votazione hanno prevalso le opposizioni (PD, IDV,UDC, FLI) che hanno votato compatte a favore, mentre PDL e LEGA hanno votato contro. Ci attendiamo ora che il Governo - -che ancora una volta ha mostrato il suo volto vero, antimeridione ed anti Basilicata – di fronte ad un atto approvato alla Camera faccia marcia indietro, e riveda le proprie posizioni”.
Roma, 25 maggio 2011
Salvatore Margiotta

sabato 21 maggio 2011

L'ARROGANZA A RETI UNIFICATE.

L'articolo non è stato scritto da un giornalista catto-comunista dell'Unità ma da un giornalista che scrive su Famiglia Cristiana. Meditate gente, meditate!!!!!!



Cinque interviste Tv "comandate" da Berlusconi per fare propaganda elettorale. Giornalisti in ginocchio e Authority troppo occupata per intervenire. Una brutta pagina per l'Italia.
21/05/2011

I giornali avversari avevano fatto un cauto pronostico: vedrete che Berlusconi, dopo il lungo silenzio postelettorale, tornerà a farsi vivo. Forse una conferenza stampa, forse un’intervista in Tv. Una sola, ritenevano; nessuno immaginava che potesse farne cinque in un colpo solo, non perché i giornalisti le avessero implorate ma perché è stato lui a imporle. Un primo pacchetto ai tre Tg di Mediaset, che sono cosa sua sebbene Berlusconi sostenga da sempre di non interessarsi alle sue aziende, almeno in prima persona. Evidentemente ci sono altre persone cui basta ricevere una telefonata, pronte a obbedir tacendo. Poi i due maggiori Tg della Rai, primo e secondo: e qui il discorso, già parecchio delicato, ulteriormente si complica. Esiste una AgCom che dovrebbe fissare le regole della comunicazione e, in caso di irregolarità, punire gli inadempienti. Già il fatto che il premier irrompa nella campagna per Milano e Napoli usando le reti di sua proprietà dovrebbe far ricordare che c’è un piccolo inciampo, chiamato conflitto di interessi. Ma tutti zitti. E lo stesso, ciò che è peggio, per le reti a canone. Pare che la Commissione debba riunirsi mercoledi prossimo, lasciando che nel frattempo Berlusconi faccia altri monologhi davanti a reverenti cronisti. Nessuno dei quali, superfluo notarlo, si è sognato fin qui di avanzare contestazioni o anche semplici obiezioni. Ora non è da dubitare che i membri dell’AgCom siano carichi di incombenze private, tanto da dover rinviare una riunione di interesse pubblico. Ma se ritengono di poter attendere mercoledi, tanto vale posporre a giugno o luglio; tanto i buoi sono già scappati. L’imposizione del primo ministro e l’acquiescenza delle reti pubbliche hanno suscitato violente reazioni, che oggi riempiono i giornali: dall’illegalità al paragone con la Bielorussia. Superfluo citarle per esteso. E’ da chiedersi piuttosto quale effetto avranno queste esternazioni a reti unificate, non tanto per il loro contenuto quanto per la linea padronale che esprimono. Di nuovo o inatteso, Berlusconi non ha detto nulla. Al più si è maggiormente avvicinato a Bossi per la faccenda della Grande Moschea, degli zingari incombenti e della sinistra inaffidabile. Copione conosciuto. Che ciò serva per i ballottaggi, o dia esito negativo, è tutto da vedere. Sembrava che il premier fosse stato colpito dai commenti dopo il voto, dove si giudicava assai più dannoso che proficuo l’avere impostato un referendum sulla sua persona. Evidentemente non è così. Se prima aveva “mostrato la faccia” in singoli comizi, adesso siamo ad una carica di tipo alluvionale. E condotta non su iniziativa dei singoli Tg ma, ripetiamo, convocando d’autorità le redazioni private e pubbliche. Qualcuno troverà che si tratta di un giusto contraltare ai Santoro, Floris e sinistra assortita, visti dal premier, ed anche dal suo elettorato, come il fumo negli occhi. Altri baseranno il loro giudizio sull’arroganza del potere, che da noi è raramente premiata ma non demorde. E chissà come saranno accolti i tre ministeri in regalo elettorale, due a Milano, secondo le indiscrezioni, e uno a Napoli. Comunque, non c’è che da aspettare. Per il momento, senza bisogno di attese, sono state scritte due brutte pagine: una da un primo ministro e proprietario di televisioni che si arroga prerogative inaccessibili agli avversari politici; l’altra da un giornalismo Tv che non tiene dritta la schiena ma si genuflette.

Giorgio Vecchiato

venerdì 20 maggio 2011

PROVIDUNE PROMOSSO DAL MINISTERO DELL'AMBIENTE; PICCOLE SODDISFAZIONI.

Leggendo la nota sul Metapontino.it ho avuto una piccola emozione, frutto di una soddisfazione interiore, perchè il progetto PROVIDUNE, voluto dal sottoscritto, all'epoca Assessore Provinciale all'Ambiente, con il contributo scientifico dell'ottimo dirigente, nonchè amico Enrico DE CAPUA, è stato premiato dal Ministero dell'Ambiente quale esempio di BEST PRACTICE dei progetti LIFE in corso in Italia. Ricordo un viaggio a Cagliari per definire l'avvio del progetto e i numerosi incontri del comitato scientifico del progetto dove il nostro concittadino Dott. E. DE CAPUA è stato apprezzato per la grande professionalità e competenza, dimostrazione che investire sulle tante intelligenze lucane si puo' e si deve!



Providune è il progetto del mese scelto dal Ministero dell’Ambiente quale esempio di best practice dei progetti LIFE in corso in Italia. Oggetto degli interventi di salvaguardia, per la provincia di Matera, sono gli ambienti dunali di Bosco Pantano e della Costa Ionica Foce del Sinni che, a causa della forte antropizzazione e dell’innalzamento del livello del mare, sono a rischio estinzione. Enrico De Capua, responsabile del progetto scientifico Providune e neo direttore del Parco della Murgia Materana, sottolinea l’importanza del progetto: “che, promosso a pieni voti dalla massima autorità ambientale italiana, dimostra come sia possibile valorizzare gli ambienti dunali. Bosco Pantano e Costa Ioncia Foce del Sinni rappresentano uno dei 94 siti Natura 2000 italiani che ospitano l’habitat prioritario 2250 'Dune costiere con ginepro'. È necessario affrontare le complesse problematiche connesse all’evoluzione dei sistemi costieri, la cui stabilità è regolata da fenomeni naturali e da fattori antropici, per contrastare quei fenomeni regressivi che investono l’ambiente responsabili della scomparsa di cenosi o specie di particolare valore biogeografico, alcune di esse ormai residuate in siti di ampiezza limitata come la Riserva Naturale Bosco Pantano per il territorio costiero materano.

Tratto da il Metapontino.it

martedì 17 maggio 2011

AI REFERENDUM 4 SI PER VOLTARE PAGINA.

Ai referendum 4 SI per voltare pagina.

Il 12 e 13 giugno si torna a votare. Saremo chiamati ad esprimere il nostro voto su quattro quesiti referendari : nucleare, legittimo impedimento, 2 sull’acqua pubblica.
Per i referendum sono state raccolte milioni di firme e impegnate migliaia di cittadini insieme a tantissime associazioni diffuse sul territorio.
I referendum sono riferiti ad argomenti estremamente sensibili che condizionano il nostro futuro oltre a quello delle future generazioni.
Il primo riguarda la scelta nucleare. Già nel 1987 abbiamo votato contro il nucleare , allora siamo stati l’80% dei votanti, avevamo indicato la strada delle energie alternative e promosso la scelta di tutela e valorizzazione dell’ambiente.
Il governo ha tentato di imporre la via del nucleare, anche contro la volontà delle regioni, dovendo fare una parziale e offensiva marcia indietro dopo il disastro delle centrali nucleari in Giappone.
Il secondo quesito vuole abrogare le norme che introducono l’impedimento a comparire in udienza, il così detto legittimo impedimento. L’ennesima legge che, nel tutelare solo alcuni, stravolge l’impianto democratico del nostro paese.
Il terzo ed il quarto riguardano l’acqua pubblica ovvero l’abrogazione di due dispositivi che sostengono la privatizzazione dell’acqua e l’adeguamento delle tariffe.
Anche in questo caso l’impegno referendario tenta di arginare la spinta di chi vuole sostenere la logica del mercato anche per quella risorse, come lo è l’acqua, che deve continuare ad essere patrimonio pubblico universale.
Partecipare al voto non è solo un diritto ma una esigenza di civiltà, rappresenta l’opportunità per sostenere il bene comune e allo stesso tempo dare una risposta civile e collettiva al governo di centro destra una spinta che rinvigorisca l’idea stessa della partecipazione nei confronti di una classe politica stanca e spesso distratta.
Mancano pochi giorni al voto durante i quali è però necessaria una forte mobilitazione per informare tutti sui contenuti dei quesiti referendari, invitare e motivare la partecipazione al voto e sostenere le ragioni per votare SI.
Se il dibattito politico del dopo amministrative, forte di un risultato che segna una inversione di tendenza, sarà accompagnato dal risultato positivo dei SI ai referendum potremmo aprire una nuova stagione politica in cui partecipazione e democrazia si confermano essere elementi fondamentali e condivisi.

Noi di PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA siamo impegnati in tutta la provincia di Matera ad affermare il valore dei referendum ed in particolare la valenza dei quattro quesiti sui quali siamo chiamati, in qualità di cittadini, ad esprimerci. Siamo altresì impegnati perché ci sia un ampio coinvolgimento di tutte le forze sociali nella convinzione che il nostro voto avrà influenza sul futuro del nostro pianeta e sui principi di democrazia.
Crediamo che in questo modo si possano riaffermare i valori della carta costituzionale, voluta e condivisa da tutti; valori che noi tutti dobbiamo impegnarci a rispettare SEMPRE!
Siamo altresì convinti che i beni comuni quali ambiente ed acqua abbiano un valore che non può stare nella disponibilità del mercato. 4 SI per un futuro migliore.

Matera 17 maggio 2011


Partecipazione Democratica - PD
Coordinamento Provinciale di Matera

Franco Labriola
Angelo Cotugno

sabato 14 maggio 2011

ASSEGNAZIONE CASILINO E L'ETICA PUBBLICA.

Caro Rocco, fai bene ad indignarti per le continue vessazioni subite, dall'amministrazione della cosa pubblica. Ricordo la questione del soppalco e l'utilizzo di certe denunce anonime per colpire questo o quel cittadino. Credo che nel prossimo consiglio comunale discuteremo la mia interrogazione a risposta orale circa l'utilizzo delle denunce anonime e poi vedremo..


Quanto all'assegnazione del casilino alla nipote dell'Assessore TRUPO, mi dicono fidanzata con il figlio di ............, posso affermare senza ombra di dubbio che siamo in presenza di una bassa considerazione dell'etica pubblica e con questo non voglio dire che l'assegnataria, solo perchè nipote dell'assessore debba rinunciare ai propri progetti e alle opportunità della vita, voglio semplicemente dire che il problema è l'agire dell'assessore Trupo, in considerazione del fatto che per i casilini vi è una graduatoria che non è scaduta e con il semplice scorrimento si sarebbe potuto assegnare il casilino resosi libero, agli stessi patti e condizioni.


Oggi, invece, ci ritroviamo a dover registrare una bassa considerazione dell'Etica pubblica con il risultato che l'assegnatario ha un trattamento diverso da tutti gl'altri concessionari dei casilini, infatti il canone è di gran lunga inferiore.


Su questo punto l'opposizione ha il dovere di sanare la questione, attraverso una segnalazione amministrativa, diverso è la scelta di non far scorrere la graduatoria che puo' ricevere da noi la censura politica e sulla quale, penso, potrai difendere, giustamente, i tuoi interessi nelle sedi opportune.


PECCATO, POLICORO MERITA DI PIU'!!!!!!

giovedì 12 maggio 2011

CERCASI INFOPOINT DISPERATAMENTE!!!


"La promozione del territorio lucano ha finalmente uno strumento in più. Da questa estate viene attivato a Policoro l’Infopoint Turistico, ubicato nel suggestivo Borgo dei Casalini."


Così annunciava, la prossima inaugurazione, il Sindaco Nicola Lopatriello.



Da circa un anno l'INFOPOINT TURISTICO è chiuso e nessuno dell'amministrazione comunale se ne è accorto.



Peccato, POLICORO MERITA DI PIU'!!!!!

martedì 10 maggio 2011

BANDIERA BLU 2011. L'ENNESIMO FALLIMENTO DELLA POLITICA TURISTICA DEL CENTRO DESTRA POLICORESE.


























Anche il 2011 è l'anno della Bandiera Nera per la nostra amata Policoro. A confermarlo l'assegnazione della Bandiera Blu 2011, l'ambito vessillo che ogni anno sventola nei comuni turistici piu' rinomati di tutta Europa. La graduatoria è il frutto dell'analisi ambientale, infrastrutturale e turistica dei comuni rivieraschi che si candidano ogni anno. Non so se Policoro è stata candidata ma quello che possiamo affermare con certezza è che la nostra città, con la sua splendida spiaggia, la bellissima Marinagri e le infrastrutture viene sicuramente bocciata per la mancata attivazione della raccolta differenziata e per il mancato completamento del lungomare. PECCATO, POLICORO MERITA DI PIU'!!!!!!

domenica 8 maggio 2011

La Regina e la comparsa.

Durante questo fine settimana, l'amministrazione comunale ha voluto confermare l'appuntamento di promozione della regina del metapontino, la frogola che vede nella Città di Policoro la sua Capitale. Un frutto gustoso che è stata la fortuna del metapontino nell'ultimo decennio e che si è trasformata nella speranza per tanti agricoltori del metapontino, nella Conca d'Oro, la California del Sud, oggi Capitale della Fragola, almeno sulla carta. Oggi le fortune della nostra agricoltura intensiva passa dalle produzioni di fragole, grazie alla tanta innovazione che è stata introdotta per migliorare le produzioni e per anticiparne la raccolta. Nulla si è fatto per valorizzarne la tipicità, frutto di produzione in loco, in ambiente incontaminato e clima favorevole, tanto da diventare la REGINA di tutte le fragole prodotte in Italia. Grazie alla lungimiranza di imprenditori agricoli del posto abbiamo, finalmente registrato una varietà tutta lucana, la Candonga una vera e propria specialità che riesce a superare ogni confronto, bellezza estetica, sapore, valori nutrizionali da non aver eguali, che però, si scontra con una bassa capacità di SISTEMA. Il sistema è la parola magica per fare della nostra produzione il futuro della nostra nuova stagione di sviluppo agricolo, dopo i tanti anni di crisi e di recessione ai quali abbiamo assistito inermi. Oggi abbiamo la possibilità di valorizzare una produzione che deve, necessariamente essere massa critica sui mercati e per fare questo abbiamo bisogno di stimolare il sistema che ci può portare ad essere i primi in Europa, per qualità e per quantità di produzione. Il privato deve fare la sua parte ed ha iniziato a farlo, il pubblico ha il dovere di fare il suo e non può essere la sagra paesana, come è quella alla quale siamo costretti ad assistere in questa tre giorni, bensì una iniziativa di promozione e valorizzazione con l'utilizzo di sistemi sperimentati. La sagra organizzata dall'Assessore, a tempo libero, Saverio Carbone è riduttiva e limita la portata di una produzione che può e deve essere REGINA sui mercati di tutta Europa, oggi mi sembra una comparsa fotocopia dell'assessore all'Agricoltura del Comune di Policoro. Peccato, POLICORO MERITA DI PIU'!!!!!!!


venerdì 6 maggio 2011

LOPATRIELLO E TERZO POLO REPLICANO AL PD.

POLICORO - Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, alla nota politica diffusa due giorni fa dalla sezione locale del partito democratico che ha chiesto all'intera maggioranza di dimettersi a fronte di quello che ritengono essere "un fallimento progettuale e amministrativo". "Innanzitutto non ho mai attaccato né la magistratura né la polizia giudiziaria - ha replicato il sindaco - ho soltanto parlato, come in passato, di qualche 'mela marcia'. Poi ho sostenuto di voler essere processato perché ritengo le accuse infondate, in quanto l’episodio chiave dell’indagine sull’appalto della pubblica illuminazione è stato smontato con certezza e in maniera inequivocabile negli atti esibiti in questa fase preliminare dell’indagine. Inoltre vorrei ricordare ai miei oppositori che la presunzione di innocenza è un principio cardine dello Stato di diritto, e se loro mi chiedono di dimettermi lo stesso avrebbero dovuto fare con il parlamentare Salvatore Margotta, indagato anch’egli in un’inchiesta giudiziaria che fece molto clamore all’epoca e poi assolto proprio nei giorni scorsi". "Sono contento per lui poiché ritengo che in Lucania non esistono tutti questi complotti di cui sono piene le cronache giornalistiche - ha proseguito Lopatriello - e comunque la sovranità popolare non può essere sovvertita da nessuno tranne che dagli elettori. Oltretutto pensavo che il passato avesse insegnato qualcosa, nel senso che tra tutte le inchieste giudiziarie aperte negli anni in regione condanne non se ne sono viste, finora. Per quello che mi riguarda la vicenda di Toghe Lucane, con sei capi di imputazione ben più gravi di quelli addebitatimi a gennaio 2011, si è conclusa con l’assoluzione; un altro processo del 2005 con 'il non luogo a procedere'. Certo non è che mi aspettassi dagli amici del Pd una sorta di santificazione per le assoluzioni, però chiedere le dimissioni per un’inchiesta giudiziaria ancora in una fase preliminare è da Repubblica popolare e comunque la notte dormo tranquillamente. Anzi la prendo come una battuta cabarettistica di Zelig. A parte gli scherzi invito il Pd a misurarsi con la maggioranza sui temi che stanno a cuore della città fino al 2013. Poi a scadenza mandato ci confronteremo sui palchi”.

A rispondere al messaggio stampa del Pd che promette "un'opposizione ancora più ferma e decisa, al fine di dimostrare ulteriormente l'incapacità e quindi la necessità di dare subito a Policoro una nuova amministrazione capace di andare incontro alle tante istanze ed alle tante risoluzioni di problemi ormai diventati cronici", anche le forze politiche del Terzo Polo che sostengono la maggioranza di Governo cittadino. “Che a tacciare la maggioranza di arroganza, incompetenza e litigiosità sia il Partito Democratico locale - sostengono le forze centriste - è quanto meno stravagante e improponibile. Se i suoi sprovveduti rappresentanti non avessero la memoria corta o la sola sfacciataggine di nascondere il loro passato scomodo, ricorderebbero che proprio loro (ci sono tutti) hanno decapitato il loro sindaco (lo si chieda a Serafino Di Sanza) con intrighi di palazzo, zuffe e tentativi non assecondati di manipolazione di appalti pubblici. Noi il sindaco scelto dalla nostra gente lo rispettiamo e lo sosteniamo, anche oltre ogni oscuro tentativo, perpetrato ad ogni livello, di delegittimazione. A sostenerlo è una maggioranza, scomoda per i diessini e gli eventuali occasionali alleati, fatta di forze centriste che oggi si propongono per la costruzione di un progetto alternativo alla Destra e alla Sinistra: un progetto che poggia, prima di tutto, sul rispetto della persona umana e della sua dignità, come presupposti essenziali per la progettazione di una società più giusta e civile. Le minacciate barricate dell’opposizione non spaventano. Siamo disponibili al confronto anche aspro, se questo è finalizzato alla crescita della nostra comunità. Noi siamo impegnati per il rispetto del nostro programma elettorale e lo faremo con senso di responsabilità, convinti come siamo che le vicende personali non contano: possono pure cambiare deleghe e delegati; ciò che importa veramente è che collegialmente e con una sapiente concertazione si attuino le scelte più appropriate per la nostra gente. Non solo non ci dimettiamo (si disilludano i delatori), stiamo dando e daremo prova, insieme a Nicola Lopatriello, della nostra passione e del nostro leale impegno per la comunità policorese, ultimando il mandato elettorale e a riproporlo anche per il futuro, rilanciando un modello politico, quello dei moderati, che in Policoro ha trovato il suo alveo più naturale e che ancora può essere vincente”.


PD POLICORO; DIMISSIONI.

Una nota politica, quella prodotta nelle ultime ore dal Partito Democratico di Policoro, infuocata. I rappresentanti della maggior forza di opposizione hanno duramente sferzato la maggioranza guidata dal primo cittadino, Nicola Lopatriello, e denunciato l'incapacità e la litigiosità che paralizzano l'attività amministrativa, Hanno inoltre puntualizzato alcuni aspetti della recente vicenda giudiziaria che ha visti indagati, fra gli altri, il sindaco e l'allora assessore all'Urbanistica. “A seguito delle ultime vicende che hanno complicato ulteriormente la già difficile situazione politico-amministrativa della città di Policoro, il Partito Democratico ritiene necessario informare i cittadini della situazione, per aggiungere elementi di certezza e di chiarezza. E' necessario precisare che il Sindaco è ritornato ad assumere le sue funzioni non perchè sia stato scagionato definitivamente dalle imputazioni attribuitegli, ma per decorrenza dei termini di custodia cautelare previsti per quelle ipotesi di reato e quindi dovrà difendersi dalle accuse davanti ai Magistrati, anche se la tentazione di tipo Berlusconiano lo spinge a difendersi sui giornali e alla televisione, attaccando la Guardia di Finanza ed i Giudici, che non hanno fatto altro che il loro lavoro”

INCAPACITA' PROGETTUALE

“Ormai il caos regna da svariati mesi nella maggioranza che governa il Comune di Policoro, in cui si alternano assessori, ai quali vengono affidate e tolte le deleghe, in un balletto che non è ancora finito, e che ha il solo obiettivo di risolvere le proprie beghe interne legate ai rapporti di forza del centro-destra, incuranti delle sorti della nostra città, che non ha mai conosciuto nella propria storia, simili livelli di incapacità progettuale e di inefficienza amministrativa. Riteniamo gravi le dichiarazioni fatte dall'ex vice-sindaco Leone, che asserisce di aver prodotto più lui in tre mesi che l'intera maggioranza in tre anni; questo rafforza ancor più quello che abbiamo sempre sostenuto e che continuiamo a sostenere, anche per i tre mesi di Leone, circa lo stallo amministrativo, ma siamo altresì lieti di apprendere che ormai il segretario del PDL policorese, ha lo stesso nostro pensiero”.

I CITTADINI NON SI SENTONO RAPPRESENTATI DA QUESTA MAGGIORANZA

“Riteniamo che questa Amministrazione ha l'obbligo di dichiarare il proprio fallimento per ciò che non ha prodotto in tre anni di amministrazione e per quello che siamo certi non produrrà nel futuro, basti pensare che siamo a maggio ed ancora non hanno approvato il Bilancio Previsionale, nel quale vanno inserite le proposte di sviluppo e le iniziative di crescita per la nostra città, e non saranno sufficienti i soliti slogan di Lopatriello (vedi Misure Welfare) per far presa sui cittadini che non si sentono più rappresentati da questa maggioranza litigiosa ed incompetente”.

UN'OPPOSIZIONE FERMA PER REPLICARE ALL'ARROGANZA

“E' doveroso chiarire che il Partito Democratico finora non ha voluto strumentalizzare le vicende per senso di responsabilità, ma di fronte all'arroganza ed alla prepotenza di questi amministratori, rispetto agli impegni assunti con i cittadini ed alle attese degli stessi, non ci resta altro che mettere in atto un'opposizione ancora più ferma e decisa, al fine di dimostrare ulteriormente l'incapacità e quindi la necessità di dare subito a Policoro una nuova amministrazione capace di andare incontro alle tante istanze ed alle tante risoluzioni di problemi ormai diventati cronici. Chiederemo con forza a questa maggioranza di dimettersi, lo faremo in consiglio comunale e per le strade, con la stessa responsabilità, con la quale fino ad oggi abbiamo svolto il nostro ruolo, consapevoli e certi di poter offrire alla nostra Città un serio progetto alternativo, che possa finalmente far conoscere a Policoro un reale momento di crescita e di sviluppo”.