martedì 22 febbraio 2011

ACQUA, FOGNA E STRADE CERCASI DISPERATAMENTE!!!!

La nostra città, negli ultimi dieci anni è cresciuta a dismisura. Nuovi quartieri che in alcuni casi sono privi delle necessarie opere di urbanizzazione. Il piano regolatore vigente è costituito da comparti omogenei che avevano la missione di garantire al cittadino che acquistava la casa, da subito, i necessari servizi fondamentali ( strade-acqua-fogna-metano-illuminazione pubblica-sistemazione verde-parcheggi). Per questo, i programmi costruttivi prevedevano l'approvazione del progetto per la realizzazione delle opere di urbanizzazione, con allegate Polizze Fideussorie a garanzia della esecuzione delle stesse, entro termini e tempi stabiliti dalla convenzione. Da notizie acquisite presso gli uffici comunali, alcuni comparti non hanno rispettato la convenzione, non avendo realizzato le opere. Per questo, nel periodo di commissariamento, gli uffici hanno provveduto ad incamerare la Polizza. E' il caso del comparto C1\3, della HERACLEA srl., che non ha realizzato le opere di urbanizzazione secondo i termini ed i tempi previsti in convenzione. Per questo,nel settembre del 2008, il comune incamera la somma di Euro 150.000 dalla assicurazione che aveva redatto la polizza fideiussoria a garanzia.
Dopo questa giusta iniziativa, l'ufficio tecnico avrebbe dovuto provvedere ad appaltare la esecuzione delle opere, impegnando le somme incamerate. Ad oggi, febbraio 2011, nessuna iniziativa è stata intrapresa in tal senso, pur prevedendo la norma di riferimento che l’amministrazione è tenuta ha realizzare le opere entro i successivi 6 mesi, con eventuale addebito di maggiori oneri alla società inadempiente. Quali i motivi dell’inadempienza, che fine hanno fatto le risorse incamerate e con vincolo di destinazione? Come può accadere che nel mentre si realizza l’allargamento di VIALE SALERNO, con la realizzazione di metà rondò, pericoloso per la incolumità pubblica, non si provvedere a realizzare l’altra metà che fa parte delle opere non realizzate dalla società e con le somme incamerate dell’amministrazione? Tre anni non sono sufficienti per rispondere alle necessità di una comunità? Cosa si vuole amministrare se non si è in grado di rispondere all’ordinaria amministrazione?
Come si può permettere che, a diverse famiglie che hanno acquistato una casa in zona PORCILOTTI, altra area di espansione, non sono garantiti i servizi essenziali ( ACQUA e FOGNA)? Cosa deve accadere per garantire servizi essenziali alla comunità rappresentata? Questi sono solo alcuni dei temi politici che testimoniano il fallimento politico del Centro Destra Policorese.


Francesco Labriola

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venerdì 18 febbraio 2011

«Dimettiti!»: il Pd scrive agli italiani.


Oltre quattro milioni di moduli per raccogliere le firme per le dimissioni di Silvio Berlusconi, accompagnati da una lettera del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, saranno recapitati nei prossimi giorni alle famiglie italiane. L'iniziativa del Partito Democratico servirà a sostenere una mobilitazione straordinaria, la quale consentirà ai cittadini di porre la firma e di rendersi a loro volta protagonisti della raccolta delle firme per le dimissioni del presidente del Consiglio. L'obiettivo è di mettere insieme tutte le firme raccolte per portarle a palazzo Chigi il giorno 8 marzo. Considerata la forte adesione degli italiani all'iniziativa che il Pd ha promosso in ogni città d'Italia e anche tra gli italiani all'estero, tutto lascia prevedere che potrebbe essere addirittura superata la meta dei dieci milioni di firme. Prosegue nel frattempo la raccolta di firme per le dimissioni di Berlusconi attraverso i canali già previsti. Il prossimo fine settimana, per esempio, i circoli italiani organizzeranno 5.000 banchetti per la raccolta delle firme in tutta Italia. Inoltre, davanti a molti cinema, saranno organizzati banchetti che uniranno la raccolta delle firme per le dimissioni di Berlusconi e le proteste contro l'aumento di un euro del biglietto di ingresso, rincaro che scatterà dal 1 luglio a causa del provvedimento mille proroghe appena approvato al Senato dalla maggioranza. Ciascun cittadino può in ogni caso continuare a firmare per le dimissioni di Berlusconi o scaricare un modulo per raccogliere a sua volta le firme nel sito www.partitodemocratico.it/berlusconidimettiti.

martedì 15 febbraio 2011

LEGA CLIENTELARE CONTRO I POVERI

La Lega nord, che tiene sotto ricatto il governo Berlusconi, ha votato contro i nostri emendamenti per i precari della scuola, per lo spettacolo, per i lavoratori, ma ottiene 30 milioni di euro per il centinaio di evasori delle quote latte.

Un dato di confronto che parla da sé.

Tremonti ha trovato solo 15 milioni per il Fondo unico dello spettacolo, condannando alla disoccupazione migliaia di operatori del settore, ma ne mette a disposizione ben 30 per gli amici evasori della Lega. Vergogna.

Vita - Adamo

domenica 13 febbraio 2011






EMMA MARRONE: «Ragazze venite in piazza con me»


di Mariagrazia Gerina

Martedì prossimo debutterà a Sanremo con Arriverà. «Parla del fatto che quando tutto sembra andare male, poi c’è il momento del riscatto», racconta Emma Marrone, classe 1984, l’ultima “creatura” di Maria De Filippi, vincitrice della nona edizione di Amici. Migliaia di fan tra le giovanissime, già tre dischi di platino all’attivo. Un talento Mediaset, che domani, lasciando le prove del Festival, sarà a Roma, in piazza del Popolo, con le altre donne, a manifestare. E spera di trascinarsi dietro anche le fan.

Da Amici alla piazza in difesa della dignità delle donne, un bel salto.
«Non ne posso più di sentirmi dire che Emma Marrone è il “prodotto di Amici”: io non sono il prodotto di nessuno, sono solo una ragazza che ha avuto la possibilità di cambiare il suo destino ma mi-sono-fatta- un-mazzo-così per riuscirci e continuo ad essere quello che sono sempre stata: una persona pensante. Ascuola, facevo concerti per raccogliere fondi per le donnedeturpate dagli acidi. Avevo una insegnante di filosofia, che non ci insegnava solo Kant ma ci faceva leggere i giornali, ragionare su quello che accade nel mondo».

E questa persona pensante cosa pensa di ciò che sta accadendo in questo paese?
«Penso che le donne devono riprendersi i diritti, quelli che hanno perso e quelli che non hanno mai avuto. E su questo voglio metterci la faccia. Perciò invece di starmene sul lungomare di Sanremo, domenica vado a Roma a manifestare insieme alle altre... E magari mi seguiranno anche le mie fan».

Ne hai tante?
«Direi di sì, ho vinto tre dischi di platino... Ecco, vorrei che questo mio gesto le spingesse a pensare al loro futuro ».

Berlusconi potrebbe non prenderla troppo bene...
«Sono problemi suoi. Io non ho partecipato ad Amici perché c’era Berlusconi ma grazie a Maria De Filippi».

Con lei ne avete parlato della manifestazione?
«Sì, anche lei pensa che sia una giusta causa».

Molte delle protagoniste delle serate di Arcore sono passate per Mediaset: questo almeno vi accomuna...
«No, senza nulla togliere a chi fa scelte diverse, non ho nulla in comune con loro: io non faccio la starlette ma la cantante, la tv è solo un passaggio promozionale...»

Cosa pensa di Ruby e delle sue coetanee che andavano ad Arcore?
«Non le giudico.Mi piacerebbe conoscerle di persona. Che ne so io davvero chi è Ruby? Magari è solo una ragazzina che si è ritrovata nella merda... Mi metto nei suoi panni.... Essere femministe secondo me significa sentirsi sempre unite alle altre donne, troppo facile se le femministe si uniscono solo tra di loro».

E di Berlusconi cosa pensa?
«Non voglio mettermi qui a giudicare nemmeno lui...».

È già abbastanza per una che viene dalla “fabbrica Mediaset” scendere in piazza?
«No, semmai io vengo dalla “fabbrica Marrone”, quella dei miei genitori, due persone che lavorano, pagano le tasse, hanno fatto sacrifici per non far mancare nulla ai loro figli. Prima di arrivare ad Amici io lavoravo come commessa al nero: poi ho avuto la botta di “culo”... senza ritrovarmi mai in situazioni sgradevoli»

E non è poco.
«Infatti».

Cosa pensa dell’uso del corpo in tv?
«Credo che le donne abbiano lottato per la loro libertà e se ci sono quelle che amano esprimersi con il corpo sono libere di farlo».

No, mi riferivo a come la tv usa il corpo delle donne...
«Ma la mercificazione del corpo non nasce mica con la tv. E poi la televisione se voglio la posso anche spegnere. Oppure posso cambiare canale: non tutti i programmi sono uguali, io per esempio cantavo con il tutone».

Parliamo di modelli maschili: da pugliese meglio Vendola o Berlusconi?
«Nessuno dei due, Vendola non lo seguo quando parla, Berlusconi nemmeno».

Secondo lei partecipare a questa manifestazione farà bene alla sua immagine o danneggerà la sua carriera?
«Non lo so, so che andare in piazza domenica, mi fa sentire fiera di me stessa. Mi fa pensare: prima viene Emma».

SE NON ORA, QUANDO?








Il vento che sale

di Concita De Gregorio tutti gli articoli dell'autore Beatrice Alemagna ci ha inviato ieri una Piccoletta che con la mano sinistra sventola la bandiera e con la destra regge la sua bambola. La donne fanno spesso così, due lavori insieme e anche più. Non sempre pagati né riconosciuti, non sempre sufficienti a garantirsi da vivere. In un'altra tavola Piccoletta dice: “Il vento si sta alzando”. E' vero, si sta alzando. Non c'è chi non lo senta. Persino i guastatori: è per questo che sono così spaventati, che hanno provato fino all'ultimo a irridere e dividere strillando. Invece vedrete, oggi. Guardatevi attorno nelle 290 piazze in Italia e nel mondo. Leggete le centomila firme che pubblichiamo al centro del giornale, le vostre. Ci sono, ci siamo tutte. E tutti, i padri e i fratelli, i figli. Troverete le agenti di polizia e le infermiere (vere, in divisa e non in maschera), le precarie della scuola e le presidi di facoltà, le femministe storiche e le ragazze nate negli anni Ottanta, quelle come Emma Marrone che sono uscite da “Amici” e quelle che la tv non la guardano, Carla Corso leader storica del comitato per i diritti delle prostitute, le suore e i parroci del Veneto. Donne celebri, donne invisibili. Bisnonne e nipoti. Su questo giornale da più di due anni diamo voce – la sollecitiamo – alle donne italiane. Mai come in queste settimane si era sentita forte e chiara: una discussione aperta, larga, fonda. Oggi le vedrete in piazza perchè i pensieri e le mani si muovono insieme, arriva sempre un momento in cui le parole si trasformano in gesti e si fanno corpo. Noi dell'Unità ci saremo tutti, saremo coi ragazzi del Laboratorio B5 che faranno disegnare i bambini perchè da lì si deve ripartire: dalla cultura, dall'istruzione, dall'investimento sui ragazzi. Ci vorrà tempo, non abbiamo fretta. Ci metteremo il tempo che serve.

Tra le persone che ci hanno scritto e chiamato ieri ci sono una precaria dell'Università, una staffetta partigiana, un'operaia in cassa integrazione. Dice Rosa Giancola, operaia tessile in Cig: “Nella mia ultima busta paga c'è scritto 1051 euro. Non so nelle tariffe di Arcore a cosa corrisponda, forse a una palpatina. Quello è il mio attestato di dignità, il mio contributo al Pil. E quei segni meno sono le tasse che pago per contribuire a un bene che ricade su tutti. Non è Ruby il problema, è la corte del maraja che mi disgusta. Io pure lo uso il corpo, con le mie mani costruisco le tende per la Protezione civile, e però sono invisibile anche se occupo una fabbrica”. Teresa Vergalli, staffetta partigiana: “Una donna non conta niente anzi meno di niente, diceva mia madre contadina. Per uscire da quel niente ci sono state le donne uccise, torturate, violentate. Ed anche, forse inconsapevoli, tutte quelle che hanno dovuto piangere. Ci sono state conquiste e passi avanti. Ma ci siamo illuse di esserci assicurate il rispetto e il riconoscimento dovuto. Invece stiamo andando a ritroso. Oggi io sarò in piazza, ragazza di tanto tempo fa, insieme alle mie nuore, a mia nipote, alle mie amiche”. Rosy Nardone, Phd all'università di Bologna: “Ho la "sfortuna" di occuparmi di tutto ciò che questo Governo sta demolendo: didattica, educazione, innovazione. Dunque non c'è proprio alcun motivo per continuare ad investire su di me, sarebbe meglio che sparissi...”. Invece no, nessuna sparisce. Eccole tutte per strada, provate a contarle

sabato 12 febbraio 2011

SE NON ORA, QUANDO? DI MARCELLA CONESE.

Il 13 febbraio manifesto in piazza perché

Mia figlia che oggi ha sei mesi…
Possa essere eletta per il merito di un lavoro quotidiano in favore dei poveri e degli
emarginati
Possa camminare per le strade di questo Paese libera dalla paura di essere
violentata
Non sia mai costretta ad abbassare la testa di fronte ad un uomo potente
Possa scegliere che fare nella vita, libera dal peso di condizionanti modelli sociali
Non sia obbligata a scegliere tra la carriera ed essere madre
Abbia rispetto del diverso ed una parola di conforto per i bisognosi
Abbia rispetto e chieda rispetto per il suo corpo che contiene il segreto di una
nuova vita
Debba faticare per guadagnarsi la giornata e conquistarsi un posto nella società
senza mai abbassare lo sguardo o accettare compromessi disgustosi
Possa vivere in un paese in cui le tasse siano un dovere per tutti per garantire a tutti
i servizi essenziali
Possa vivere in una società dove sia più importante essere piuttosto che apparire
Possa crescere in un Paese migliore di quello in cui è nata
Possa camminare per le strade del mondo fiera di essere donna

venerdì 11 febbraio 2011

SE NON ORA, QUANDO?

CONTRIBUTO DI MANUELA TARATUFOLO ( SEGRETARIA PROVINCIALE CGIL MATERA) ALLA MANIFESTAZIONE DEL 13 FEBBRAIO “SE NON ORA QUANDO?”


Perché il 13 febbraio sono in piazza?

Sono in piazza il 13 febbraio perché sono abituata a starci sempre, tutte le volte che è necessario manifestare il mio dissenso, il mio malcontento, la mia rabbia nel vedere che il Paese di cui sono cittadina va a rotoli.

Sono in piazza il 13 febbraio poiché questa manifestazione è l’ennesima occasione per fare sentire la mia voce, la voce di donna, cittadina e lavoratrice; una donna, come tante, che non vuole sentirsi né bella né brutta, né brava né cattiva, semplicemente DONNA che può realizzare se stessa con le sue scelte libere, che può muoversi nella società senza dovere identificarsi in stereotipi ma seguendo semplicemente il suo sentire, il suo desiderio di affermare le proprie capacità.

Sono in piazza il 13 febbraio poiché non tollero che nel mio Paese si stia tentando di sovvertire principi e valori in cui io credo e che sono alla base della mia Costituzione. E sono in piazza perchè voglio difendere quei principi e quei valori affinché il mio Paese continui ad essere una Repubblica laica, democratica e fondata sul lavoro.

Sono in piazza il 13 febbraio poiché desidero stimolare tutte quelle donne che non ne hanno il coraggio o la forza a fare sentire la loro voce, a rivendicare il diritto a potersi affermare e realizzare nella società e a non permettere che altri decidano per noi donne quale debba essere il nostro ruolo nella società.

Sono in piazza il 13 febbraio poiché il livello di democrazia di un paese si misura attraverso lo spazio che si riserva alle libertà femminili e nel nostro Paese quello spazio vorrebbero annullarlo

Sono in piazza il 13 febbraio perché il mio spazio nella società civile io me lo sono sudato e non permetterò a nessuno, neanche al Capo del Governo, di impedirmi di continuare ad avere quel mio spazio, frutto di sacrifici, di rinunce e dell’esercizio della mia libertà di scelta.

Sono in piazza il 13 febbraio perché la mia dignità e quella di tutte le donne esigono rispetto; perché essere donna non significa essere migliore o peggiore di uomo ma semplicemente diversa, con sensibilità, con forza, fragilità, capacità straordinariamente diverse e per ciò stesso fonte di grande ricchezza e di valore aggiunto per la nostra società.

Sono in piazza il 13 febbraio poiché donne e uomini insieme possano cementificare una solidarietà di genere attraverso cui essere uguali e pari quanto a diritti, doveri e opportunità e diversi quanto all’affermazione della loro persona senza che questo aspetto diventi fonte di discriminazione per uno dei due sessi.

Sono in piazza il 13 febbraio poiché desidero un’Italia unita, giusta, equa, solidale, in cui le donne e gli uomini possano lavorare, progettare un futuro, vedersi riconoscere diritti, tutele, garanzie.

Sono in piazza perché voglio che l’Italia sia un Paese per le donne, per gli anziani, per i giovani.

Sono in piazza il 13 febbraio poiché desidero affermare l’orgoglio di essere donna, cittadina e lavoratrice ma soprattutto perché desidero difendere il mio Paese da chi vuole abbruttirlo, da chi vuole abbattere le garanzie costituzionali, da chi vuole negare il lavoro e un futuro alle donne, ai giovani, agli uomini.

Per me la sveglia non suona solo oggi. Essa suona ogni giorno poiché, uomo o donna che sia, in ognuno di noi deve esserci quotidianamente l’impegno a difendere i diritti, le libertà, la nostra vita, il nostro Paese nell’interesse collettivo e non individuale.

Non siamo donne perBENE o perMALE , siamo donne vere, in carne ed ossa, pronte a mettersi in discussione ogni giorno ma altrettanto pronte ad affermare e difendere la propria intelligenza, la propria libertà di scegliere, le proprie attitudini, la storia del proprio Paese, le conquiste presenti e future delle donne.

MANUELA TARATUFOLO

giovedì 10 febbraio 2011

SOSPESI DAL SERVIZIO VICECONTE E LATRONICO.

Sospesi d'ufficio, in attesa di sviluppi, i dirigenti comunali Felice VICECONTE e Felice LATRONICO. Un'atto dovuto previsto dalle norme vigenti in materia, per le note vicende giudiziarie.

sabato 5 febbraio 2011

SIMPATICHE COINCIDENZE!!!!!!!!; RICHIESTA DI RETTIFICA.

Pubblico integralmente la lettera raccomandata del 02.02.2011, a firma dell'Avv. Francesco CIRIGLIANO, che mi INTIMA di rettificare e smentire quanto riportato nel post " SIMPATICHE COINCIDENZE". Non avendo compreso cosa dovrei rettificare o smentire ho deciso di dare cittadinanza alle precisazioni contenute nella lettera, che non modificano minimamente la critica politica posta a base del post, anzi ne conferma i contenuti di merito, a mio modesto avviso. Infatti, leggo e rileggo il post ma, veramente, credetemi non riesco a rettificare nulla, semplicemente perchè non ho assolutamente messo in discussione la legittimità dell'affidamento, e tantomeno ho asserito che l'Avv. Pitrelli ha rapporti di parentela o lavorativi, come non mi sono sognato di asserire che la stessa espleta la sua professione nello studio dell'Avv. CIRIGLIANO. Confermo la simpatica coincidenza rispetto al fatto che il suo studio è, come lei stesso ha confermato, sito in Via Taranto n.9 e che lo studio dell'avv. Pitrelli è sito in Via Taranto n. 9. Tutto il resto è una personale interpretazione dell'Avv. CIRIGLIANO al quale non consento di dichiarare che le mie considerazioni sulla vicenda degli incarichi legali al comune di Policoro partono da presupposti falsi e tendenziosi, tali da ledere il suo decoro e la sua onorabilità. Queste sue personali considerazioni ledono, invece, di fatto, il mio decoro e la mia onorabilità politica.

LETTERA
Oggetto: " Simpatiche coincidenze" articolo del 1 febbraio 2011 sul sito internet Francescolabriola.blogspot.com - Richiesta di rettifica;
Egr. dott. Labriola ( non sono un dott. ma un modesto geometra ),
ho letto con attenzione il Suo scritto indicato in oggetto e, fermo ed incontestato il Suo diritto di informazione e di libertà di opinione, vorrei sottolineare alcune inesattezze rispetto ai fatti narrati che inficiano la veridicità e credibilità di quanto affermato nello stesso.
Primo: l'incarico legale affidato alla collega Pitrelli è pienamente legittimo perchè conferito secondo quanto stabilito nel bando istitutivo della long list di avvocati dell'ente comunale;
secondo: l'Avv. Giulia Pitrelli esercita si la sua attività in Via Taranto n. 9 a Policoro ma non nell'appartamento dove è ubicato il mio studio, bensì in un altro, distinto e separato, ubicato nello stesso stabile condominiale dove ha in uso una stanza; inoltre, specifico che nessun rapporto di parentela o affinità, collaborazione professionale o condivisione lavorativa intercorre tra la stessa e me, tranne un educato rapporto di buon vicinato.
Quindi, la Sua personale disamina delle vicende inerenti il conferimento degli ultimi incarichi legali al Comune di Policoro parte da presupposti di fatto falsi e, dunque, rende i suoi ironici commenti falsi e tendenziosi tali da ledere il mio decoro e la mia onorabilità.
Il primo requisito richiesto per un corretto esercizio del diritto di informazione e di critica è la veridicità dei fatti posti a base delle notizie pubblicate: tale requisito è incontestabilmente assente nell'articolo de quo.
Mi permetto di ricordarle che lo stesso equivoco accadde quando pubblicò la notizia secondo la quale nel mio studio lavorava una parente del consigliere Ripoli, poi da Lei correttamente smentita.
Pertanto, con la presente formalmente e ad ogni effetto di legge,
Le intimo
La immediata rettifica e smentita di quanto riportato nell'articolo in oggetto individuato, in assenza della quale provvederò alla tutela dei miei diritti nelle opportune sedi giudiziarie.
Avv. Francesco CIRIGLIANO

martedì 1 febbraio 2011

SIMPATICHE COINCIDENZE!!!!!!!!

Stamattina ho svolto il mio ruolo ispettivo, presso gli uffici comunali e nel verificare alcune determine dirigenziali del 1° SETTORE, mi sono accorto di una coincidenza simpatica. Nel verificare alcune determine di affidamento incarichi legali ho notato che sono stati affidati, ultimamente, tre incarichi legali e liquidate le spettanze per un incarico legale. I tre incarichi sono stati affidati a professionisti che hanno prodotto domanda di inserimento nell'albo comunale avvocati, nelle persone dell'Avv. Giulia PITRELLI e dell'Avv. Antonio MAURO, un'incarico al primo e due al secondo. Fin qui nulla questìo, la cosa simpatica è che l'Avv. PITRELLI ha sede legale in Via Taranto n.9 e l'avv. MAURO con sede legale in Via Siris n.8; vi chiederete ma qual'è il problema? Il non problema è che ha sede legale in Via Taranto n.9, anche, l'Avvocato CIRIGLIANO e sede legale in Via Siris n.8, anche l'Avv. DI PIERRI, incaricati, entrambi, di seguire tutto il contenzioso del Comune di Policoro ( 93 contenziosi ), alla data dell'affidamento. Sicuramente una casualità o coincidenza che non vuol dire nulla se non il fatto che l'amministrazione comunale, per gl'incarichi legali conosce, bene, Via Taranto n.9 e Via Siris n. 8.